sabato 18 ottobre 2014

Trasformazioni e trasformismi.

A Bologna, dopo Torino, un corteo dei centri sociali che sfilavano verso il centro, ma ancora ben lungi dalla sede della Banca d'Italia, dove il suo Governatore teneva una lectio magistralis, si è trovato la strada sbarrata da manganellatori in divisa che li aspettavano a pie' fermo, per non farli proseguire verso un'ideale "zona rossa". Non appena il corteo si è trovato, petto contro petto, sulla linea degli squadristi della polizia e, senza forzare il passo, hanno continuato ad incedere, sono calate su di loro le bastonate dei poliziotti. I filmati documentano, dapprima, lo scempio degli ombrelli con i quali i procedenti si proteggevano dalla pioggia, insufficienti per tutelarsi dalle percosse manganellatorie. A cose fatte, il selciato era diffusamente ricoperto di macchie di sangue. Il Governatore,intanto, stava asserendo che "bisogna difendere i lavoratori, non i posti di lavoro". L'immutabile prosa, incurante del ridicolo e del disgusto, di chi si trincera dietro qualsiasi assurdità del potere reale, dei cui favori gode in funzione della sua prostituzione. Sempre a Bologna, giovedì scorso, al cospetto di una manifestazione minore di piccoli gruppi di studenti, in via Indipendenza, una quarantina di ragazzi, un po' più radicali di tutti gli altri che avevano bigiato la scuola, erano attesi da un pugno di poliziotti picchiatori, di fronte ai quali troneggiava, in atteggiamento stentoreo, un ginnico e gelido capo-manipolo. La grande manifestazione della CGIL del giorno successivo, sullo stesso percorso, era stata ben più nutrita, ma semi-silenziosa e la polizia non ha avuto occasione di esibirsi con i suoi nuclei speciali. Era composta da pensionati, ma anche da tanti giovani precari; gli uni e gli altri affollavano i bar e barattavano un caffé con l'utilizzo del bagno. Aveva partecipato a quel corteo, per alcune centinaia di metri, anche Joe Tacopina che li aveva invitati allo stadio. Oggi, mentre a partita in corso, il neo Presidente si offriva al suo talk show, ripreso da Sky, in città si consumavano altre manifestazioni di vacuità e atavica difesa di interessi neppur propri, da parte di bravacci manganelluti. A Torino, la manifestazione era della FIOM, non della CGIL e a quell'appuntamento la polizia specializzata è ricomparsa e si è data da fare, coinvolgendo negli scontri anche la parte operaia che se ne stava sotto il palco di piazza Castello. ma erano metalmeccanici, quindi ancora non omologabili almeno ai cigiellini. Il loro rappresentante, Maurizio Landini era stato, per poche settimane, l'apparente interlocutore più disponibile a sinistra nei confronti del democristiano Matteo Renzi, poi le loro strade si erano rapidamente separate, non tanto e non solo per un recuperato senso di apparteneza del leader della FIOM, quanto per la constatazione che, da parte di Renzi, non c'era materia, consistenza, trippa, ma solo vaniloqui divaganti. Con facile intuizione, Landini si è chiesto se dietro una così impropria manifestazione di violenza ci fossero indicazioni del Governo. Anche a me pare scontato, in sinergico interesse di un ministro poltronista, Alfano e di un Primo Ministro, stupido, maleducato, intrigante e non meno poltronista. La protesta, anche quella della FIOM, non convince; potrà essere aumentata, ma anche annacquata in qualsiasi momento. Quella studentesca contiene elementi di idealismo, di disagio adolescenziale, acuito dalla mancanza di prospettive per gli studenti delle classi sociali inferiori e anche elementi di strumentalità, come le cariche bisontesche della polizia al servizio dei privilegiati; quella dei centri sociali è a metà strada fra la politica dei bisogni e dell'emarginazione e l'insurrezionalismo, domani predatorio, dei senza avvenire. E' questa e solo questa l'Italia che avanza, una parte al riparo dei e un'altra sotto i colpi dei manganelli. P.S. Anche a Palermo alcuni sparuti studenti minorenni sono stati pestati da sette poliziotti-picchiatori. La stessa immagine colta in centro a Bologna, giovedì. Le repressione poliziesca è intesa a impedire una efficace e autentica opposizione alle mistificazioni del Governo. Si usa la forza squadristica per questo. Nel frattempo, mentre il Sindaco, che non sapeva neppure, durante la campagna elettorale che lo elesse, in quale serie militasse il Bologna, sorrideva in tribuna al fianco del Tribuno Tacopina, mentre la polizia picchiava i manifestanti dei centri sociali e si preparava la contro-manifestazione di Forza nuova. La differenza fra conformisti e oppositori.

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