giovedì 9 ottobre 2014

Le leggi illegali.

Il Senato dei nominati secondo una legge elettorale incostituzionale, come sancito dalla inascoltata Corte, ha votato la fiducia a Renzie, personalmente ignaro di lavoro, sul Job's Act, dopo aver sancito la propria morte autoassistita l'estate scorsa. Ha votato la fiducia e, come deresponsabilizzato da questo atto aprioristico, ha criticato nel merito sfuggente un provvedimento che riconsegna il popolo all'occasionalità della vita, che non favorirà alcun investimento foriero di occupazione e che quindi, per quel che vale, poteva anche essere votato da un'assemblea screditata, il cui Presidente presiedeva assente, fra fogli e libri rilegati che volteggiavano vicini alla sua testa immobile. Anche gli altri Vicepresidenti lo hanno sostituito con la solita, stanca litania, quasi come dei manichini, palesemente poco interessati ad un dibattito dall'esito scontato. Alla Camera dei deputati resta ancora da conservare la cadrega e, solo per questo, è possibile che il dibattito sia meno sterile e possa aprire spiragli di schieramento meno dimessi.

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