mercoledì 29 ottobre 2014

Prospettive sanguinose.

Continuano le maganellature alle manifestazioni dei lavoratori, in occasione della perdita del loro posto di lavoro. Che anche dei poliziotti restino feriti e, "gli uni e gli altri, domani chissà?", non può mascherare la politica di repressione di manifestazioni "inutili" e, anche per questo, radicali. Le bastonature improvvise e gratuite ricordano quelle inflitte in Grecia ai disperati ridotti a servirsi dei cassonetti, in una cornice di suicidi. "Volevano fare questo", ma non l'hanno fatto; il processo alle intenzioni a giustificazione di concreti pestaggi sulle prime linee, quelle che aprono i cortei, di solito composte da sindacalisti e organizzatori..perché imparino. Le prospettive si fanno sanguinose, ma non sarà colpa di chi non accetta il proprio sacrificio sull'altare delle convenzioni utilitaristiche di un ceto politico privo di legittimazione. Il regime, per questi aspetti, è già in atto.

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