lunedì 20 ottobre 2014

Movimento ad una stella.

Il M5S, il grillismo casaleggico sta tramontando rapidamente e scivola, in men che non si dica, nel rivaleggiare con tutte le derive fasciste, tanto diffuse e virulente, quanto mascherate e, per fortuna, per adesso impotenti, se non nel pestaggio di qualche poveretto. La mancanza di una linea politica degna di questo nome, omogeneizza le più semplicistiche, populistiche soluzioni, accessibili a tutti. La concorrenza bottegaia sugli stessi temi neutralizza, per adesso, l'insidia dei movimenti improvvisati, in rete ecc. Per il M5S ho votato due volte anch'io, ritenendo dialetticamente utile contrapporlo alle politiche destrorse e pseudo sinistrorse oggi coalizzate. Ma il costume dittatoriale di due capi-partito: uno ineleggibile, l'altro che rifugge dall'impegno esplicito e dall'inevitabile confronto con la sua base, la sua deputazione, i suoi amministratori, segna ormai - spero per molti dei loro votanti - la fine della parabola. In attesa che le posizioni politiche si chiariscano e le parti si differenzino secondo la rappreentanza di interessi reali, specifici e non ecumenici, è importante che il megafono della Rete si spenga e che si torni alla valorizzazione dell'investitura popolare diretta. Troppi ci tirano per i fili: è ora di reciderli.

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