domenica 5 ottobre 2014

Prìncipi e princìpi.

Le rimozioni di chierici peccatori, almeno di quelli pubblici, proseguono come le esecuzioni del IS. Un Vescovo britannico ha conosciuto femmine tra le sue fedeli, talvolta non altrettanto legate al marito. Era uso intrattenere con loro relazioni anche sociali, in abiti borghesi. Trattandosi di istituti del diritto canonico, ci corre l'obbligo dell'astensione, ma la sensazione sgradevole è che il pubblicitario tribunale ecclesiastico - coincidente con il Consiglio per la famiglie, che tratterà anche temi eterodossi - metta sullo stesso piano, crimini imperdonabili, come la pedofilia e il noto e tradizionale "rimorchio" del confessionale. A me, un uomo, comunque abbigliato, che intrattenga relazioni con donne a lui intime nella confessione, non fa nè caldo, né freddo. Mi sembra scontato. Un mio ex collega, nipote di prelati vaticani, nobile sabaudo di suo, asseriva che se non avesse fatto il funzionario di banca, avrebbe fatto il parroco al suo paese, almeno da giovane, perchè a lui, le donne erano sempre piaciute. Lo stesso Cardinal Pellegrino, Arcivescovo - oggi emerito - di Torino aveva una splendida donna per amante, una donna con la cui figlia, lui usciva e si accompagnava. Si fidanzò poi con una ragazza ebrea di Casale nel Monferrato, mentre preparava la sua tesi di laurea sulla comunità ebrea del suo territorio. Non la sposò. Come facevano(?) molti giovani poveri, in seminario per prendersi una laurea, la sua "vocazione" finì con il titolo. Amava raccontare che il padre della rinnegata promessa gli aveva proposto un ricco vitalizio ( a lui, non a lei ) a condizione che "non la facesse mai lavorare". Ci sconsigliava, non richiesto, di imparentarci con gli Ebrei. Lui non era povero: era un opportunista. Innamoratosi di un'altra ragazza, a sua volta sconsigliatagli dalla sua cerchia, ne fu dissuaso da un zio, questore a Trieste, presso il quale si trasferì, che gli fece conoscere una, in particolare, delle sue amministrate, che riuscì, come da mandato, a dissuaderlo. Trasferitosi poi in Vaticano, serviva messa ogni mattina all'alba presso la cappella privata dello zio monsignore, nonostante la dolce vita notturna. Prestanza della giovinezza. Si è sposato da poco con una diplomatica di San Marino in Argentina, di cui lui è il secondo marito. Li affiancarono i soci del suo circolo nobiliare: "così ci sposammo". Una lunga, ininterrotta sequela di fornicazioni mascherate, quanto scontate e consuete, ipocrite in rapporto alle ostentazioni, ma normali. Mentre la pedofilia è un crimine contro la personalità in formazione, una violenza cieca e distruttiva, un omicidio sottile. Che c'azzecca col "peccato"?

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