domenica 19 ottobre 2014

Accodàti.

Angela Merkel è al governo della Germania dal 2005. Matteo Renzi è il quinto capo dell'esecutivo italiano a cui ha dovuto ripetere il suo mantra rigorista. I tedeschi l'hanno rieletta proprio per questo: per evitare che le incongruenze nell'area dell'euro potessero influenzare negativamente la politica contabile teutonica. Sono stati, nel frattempo, cinquantaquattro gli avvicendamenti comunitari, per ciascuno degli avvicendati la novità è consistita solo nel sentirsi ripetere dalla viva voce del Cancelliere di tutta l'Unione la proposizione uniformatrice dei propositi. L'Europa in crisi, ma in gabbia, resta inane e priva di significanza. Solo l'avvicendamento ai vertici del potere pubblico della Germania potrebbe comportare una condizionata rimessa in gioco dei debitori intra moenia. Ma con la Merkel, prussiana e comunista d'antan il gioco alla pari non è consentito: comanda solo chi conta perché ha seguito la linea del capo e fatta propria la sua volontà, mentre i discoli maleducati del resto d'Europa o di gran parte di esso, che vorrebbero farsi beffe della cisposa severità guglielmina, da adulti, quali non aspiravano a diventare, hanno una sola opportunità, lunga..lunghissima. Mettersi in coda è la loro unica opzione, poi, se vogliono, giochino pure con i gelati, prendendosi in giro da soli.

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