mercoledì 8 ottobre 2014

Pseudonimi.

La prospettiva del taglio delle pensioni è nei fatti ed è logicamente prevedibile per i prossimi anni. Sconsiglia l'abbandono del posto di lavoro. Meglio uno stipendio, sia pur continuamente rastremato. dalla creatività egoistica dei padroni e dei loro delegati, che una miserabile pensione. Se il sistema finanziario, che ha ormai surrogato l'economia reale, che può tranquillamente chiudere i battenti, costringe le comunità territoriali a non utilizzare la leva del debito e dell'intervento pubblico in economia, il grigiore e l'insensibilità amministrativa non possono che indurre finali pauperismi. Mentre i giovani italiani dotati delle competenze che si possono vendere bene, che vengono cioè remunerate, cercano una collocazione dove il mercato è più florido e praticano la flessibilità lucrativa per loro, cambiando quando le prospettive mutano o si spostano, in Italia continuano ad affluire lavoratori servili, non qualificati, che vanno a coniugarsi con il lavoro minore nazionale, mentre l'inattività e la disoccupazione preparano la base degli slums prossimi venturi. Nel nostro paese la famiglia costituisce ancora un freno alla dissoluzione dei rapporti economici e delle responsabilità sociali, già fin d'ora irrise e trascurate. Nel frattempo viene creata artificialmente moneta, sempre in logica finanziaria, attraverso l'indebitamento sull'indebitamento, ad opera di società dai nomi fantasiosi od imperscrutabili, che altro non sono che gemmazioni delle aziende di credito. Sistemi di finanziamento da società povera ritornano in auge, dalla cessione degli ori e degli argenti a quella del quinto dello stipendio e costituiscono nuclei specializzati creditizi. La semplificazione stratificatoria accelera e la mancanza di informazione e di approfondimento prende atto della scomparsa della base materiale, il lavoro stabile, sulla quale confrontarsi e sulla quale esprimersi elettoralmente, per giungere a sintesi parlamentari. La società autoritaria, pseudo democratica, si plasma.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti