lunedì 25 luglio 2011

Milone

Non ci sono più dubbi, caro Milone, noi del Credem'a me siamo proprio di una razza superiore.
A dire il vero, io godo di questa fama, usurpandola ai nativi.
Questa mattina, verso le 11, in un fischiare frenetico di bussole, i colleghi che curano gli imprenditori si sono riversati lungo il corridoio, a passo di marcia verso l'ascensore che li avrebbe condotti a mettere in comune l'eccellente risultato raggiunto o progettato.
Fra loro, senza accusare rallentamenti, una gestante impavida, a dimostrazione di quante simulazioni alimentino l'assenteismo puerperale quando si è privi di passione e di responsabilità. Canoni eugenetici, prima e più che filosofici.
Incuriosito, ho subdolamente carpito qualche nota storica circa il costume riproduttivo a ziendale e - non ci crederai, vecchio mio - qualcheduno mi ha detto che "quà dentro" sono use a portare a termine i loro impegni "anche pancia a terra": Addirittura, "una veniva a lavorare di nascosto dal marito".
Eterna seduzione del potere, priorità di interessi non limitati allo stipendio, subordinazione psicologica o ideologica..chissà?
Novella Sparta!
P.S.
A Sparta, le donne partecipavano sì alle gare ginniche con gli atleti maschi e, per diminuire l'attrito dell'aria gareggiavano nude, senza che nessuno, esteta o moralista, si formalizzasse, ma non ricordo che lo facessero quando erano gravide.

giovedì 21 luglio 2011

Milone

Più m'impratichisco, caro Milone, del campione di residenti, civici e per bottega, di via dell'Indipendenza e più mi convinco che sia molto mal frequentata.
Abbandonata dalle griffes autenticamente prestigiose della miglior mercatura cittadina, è ora popolata da un esercito di pérvenus, sia della grossa distribuzione, sia della diffusa ed imitativa ostentazione; del furtarello e del borseggio, per poter indossare un capo da pochi euro o pagarsi una pizza.
Le licenze più costose e le professioni più lucrose sono amministrate da immigrati da regioni poverissime ( esempio evidente di quanto conti il merito e l'impegno per il successo ), sciamano travestiti/e di vari generi e fogge, passeggiatori di provincia con vistose accompagnatrici, ignari della fama decaduta del Corso, di cui sono involontari interpreti.
Riappare una commesa del negozio di fronte, da tempo scomparsa: raggiante, ci comunica di essere reduce da un giro di "licenziamenti" per l'Italia.
Ottenuto lo scopo, incassata la mercede, è tornata ai gatti con cui vive ed al lavoro di sempre, ancora appagata nella sua vanità sostitutiva.
Ma, probabilmente, di figure consimili ce ne sono sempre state.
La banalità del male o le origini del totalitarismo - avrebbe detto Annah Arendt - coltivate però in anime inconsapevoli.

Milone

Vecchio mio, ho pochi argomenti nuovi da proporti.
Adesso, in un periodo di sostituzioni, quando il nuove RDE temporaneo chiama l'assistenza, la telefonata, prodotta e controllata via computer, si innesta sulla mia linea, che, forse, il titolare si è scordato di scollegare, prima di andare in ferie.
Mi è stato chiesto se fossi interessato a riprendere la mia antica operatività in titoli, ma dato che in agenzia la mansione è platformistica, è ipotesi attendibile che il "vecchio" lavoro debba svolgersi presso la dismittenda Banca Euromobiliare.
Mobilità sur place.
Del doman non vi sarebbe certezza..se dipendesse dagli altri.

domenica 10 luglio 2011

Milone

Oggi avverto, caro Milone, come un rilassamento, un'attenuazione della morsa nevrotica , un'impellenza morente.
Un esteticamente incommensurabile collega senza fissa dimora, siede al mio desco e amministra la consueta, reiterante clientela.
Non so da dove viene, né dove andrà. Non glielo ho neanche chiesto, ritenendolo superfluo con chi non ha ancora raggiunto il suo "ubi consistam".
E' un protetto di Mercurio, protettore dei vagabondi e dei ladri. Quest'ultima qualità non gli si attaglia, ovviamente, mentre bisognerebbe riflettere se il patrono sia condivisibile con chi lo muove. Gli Antichi erano espliciti, molto meno ipocriti e fanfaroni di noi.
Sfilano davanti a me i frettolosi avventori di un servizio che può essere svolto da chiunque, nel senso, almeno, dell'anonimità di attribuzione e, alieno da qualsiasi interiore passione per il controllo ossessivo e il pungolo molesto, mi riconcilio con la civile quietitudine.

sabato 9 luglio 2011

Milone

Fa caldo, caro Milone e le mie facoltà si attenuano.
Mi sono accorto di averti mandato un post con un apostrofo maccheronico e un "V"eno anziché un meno, commentando il commento alla variazione dell'Outlook.
Saranno forse i ritmi, cadenzati sulla mancata prestazione extra-lavorativa, prandiale e serale, per recuperare i miei costi.

Con passo sciolto ed elegante, passa davanti a me una candidata alla maternità: te li ha mandati i postel?
Rispetto al recente passato, deambula senza scuotimenti e vibrazioni, salvo quando una inopinata urgenza la reimmerge nei ginnasiali aziendali.
C'è poi un altro collega, talmente pressato dalle continue riunioni, che sbriga talune sue operazioni familiari, stando palesemente sulle spine e guardando spesso l'orologio. Probabilmente sono io che non ho sincronizzato i miei ritmi con l'insieme.
Mi spiace, caro Milone, ma queste temperature, umide, mi inibiscono la creatività. Spero negli ausili del portale.
Accontentati.

martedì 5 luglio 2011

Milone

Il nostro Adolfo commenta da par suo la variazione dell'Outlook Credem'a me.
Arbasino l'avrebbe definito un "birignao", un estetismo bourgeois, una condivisione di chiacchiere pseudo-dotte, delle quali le maestranze avrebbero fatto serenamente a meno.
Sta di fatto, caro Milone, che la morsa isterica si è fatta più cogente negli ultimi tempi, tanto che anche il bollettino sindacale interno, pur senza prendere iniziativa alcuna, ha dovuto farne menzione.
Sono riemersi antichi traumi. Una sorta di remake del vecchio Credem, marginale e prevaricatore, nella sua nicchia opulenta, per il CDA.
Io non credo agli eterni ritorni; semplicemente non ci si muove se non con la fantasia e le caratteristiche aggiornate del sistema si sono fatte superficialmente uniformi, per ogni proliferazione o mutazione bancaria.
Casomai si avverte l'influenza degli Area manager, quando si adoperano per ottenere per il padrone gli stessi scopi per i quali, precedentemente, quest'ultimo si era valso di altri strumenti.
Meno vistosi.

sabato 2 luglio 2011

Milone

Cosa vuoi che ti dica, caro Milone, la recente "fusione" fra le filiali e il CIM sta apportando una serie di sconcertanti situazioni.
Nell'ambito delle mansioni esecutive, ovviamente, si appalesano strani affiancamenti di personale più che maturo, in potenziale sostituzione di cassieri in ferie, in missione. Il tappabuchismo sembra la nuova cifra della proattività.
Ti accennavo, pochi giorni fa, alla collaborazione infragruppo.
Ieri, gli operai di una coop. ( sempre gli stessi, anche loro multifunzionali, sia pur nell'ambito di compiti materiali )sono venuti ad imballare i tappeti per il periodico lavaggio. Quest'anno, i soldi del premio di produzione sono andati in lavanderia e nella cura del patrimonio immobiliare ( la roba, ciò che è mio )del padrone.
Ciò non ostante, o forse proprio per questo, Patato, un minuto dopo, già passava l'aspirapolvere sul piancito denudato. Mi era già toccato di vederlo passare lo straccio sul tavolo patibolare degli esodandi individuali.
Stavo intrattenendo un simpatico kosovaro sulle sue vicende belliche, di espatrio a pagamento, in attesa che maturassero le condizioni per corrispondere alle sue richieste e lo ascoltavo con attenzione ed autentico interesse, quando Patato mi ha sollecitato, senza le cortigianerie che riserva ai clienti ricchi, all'ignoranza efficientista.
Simul stabunt aut simul cadent.