mercoledì 30 marzo 2011

Milone

Caro Milone, questa mattina, sulle vetrate che danno sul corso, comparivano ancora le tracce delle affissioni abusive che i contestatori della tre giorni antibancaria avevano affisso perché le famigliole potessero prenderne visione durante la loro passeggiata domenicale. Inframmezzate alle calunnie, comparivano anche offerte pubblicitarie di viaggi scontati, di quelle, per intenderci, che frequentemente interpolano le disposizioni che ci impartiscono con il fax.
L'impropria commistione di indicazioni suggerisce la presenza di una talpa, anzi di una serpe nel nostro seno e, soprattutto, rivela che all'interno del regime ci sono delle crepe preoccupanti, dei residui di libero pensiero che l'incessante propaganda non è riuscita ad anestetizzare.

Il proattivo utilizzo di ogni energia sta toccando i vertici dell'eccellenza. I giovani colleghi hanno cambiato passo e, ormai corrono...purtroppo con la camicia fuori dai pantaloni. E' comparso anche un intimidatorio cartello sulla parete del bagno che ricorda ai maleducati che "non sono a casa propria" e che qui da noi le pulizie si fanno di rado. L'estensore della nota sta adesso tormentando, sovrastandolo da presso, il nuovo cassiere che, secondo me, tradisce una natura precisa ed incline all'ordine, a causa della quale soffre interiormente per i rozzi solleciti.

Non dubitavo che i risultati del piano triennale sarebbero stati pienamente in linea con le previsioni. Fossero stati così anche i piani quinquennali del capitalismo di Stato, il comunismo sarebbe ancora un'opzione, fra le tante, di alienazione della propria libertà. Siamo festanti per aver contribuito, soprattutto attraverso il mancato riconoscimento di qualsiasi benefit a noi produttori. Il calo dei costi operativi, per percentuali in sé modeste, spiega i continui e sempre più accelerati "cambi di passo", ai quali si assiste nel corso dell'anno, a cui si accompagna l'accentuazione del proattivo pendolarismo delle maestranze.
Ma noi siamo felici, pieni di Passione e di Responsabilità, come i sudditi britannici per gli imminenti sponsali del Principe Harry.

Milone

I risultati di Gruppo 2010 evidenziano una buona tenuta, in un quadro di sostanziale staticità. Il Credem conferma la sua vocazione di gruppo di soci-clienti autoreferenziale.
Il conseguimento dei risultati prefissati, nonostante il ciclo economico avverso, è frutto soprattutto della qualità del credito dei soci-clienti, nel cui ambito abbiamo registrato ulteriori margini di interscambio finanziario. Per il secondo anno consecutivo - da quando anch'io faccio parte del gruppo - si registra una forte contrazione dei costi operativi, un taglio netto dei costi amministrativi ( 5% ), una contrazione brutale degli organici. Volumi/ricavi divisi per i costi=organici. Non è un'esclusiva del Credem, ma qui da noi l'equazione è sempre di primo grado e non contempla calcoli più complessi e più onerosi, mentre l'organizzazione interna, ferrea e molto strutturata, prevede il dosaggio minuto dell'incremento di utilità di ciascun addetto, per produrre uno spread rispetto al costo.
E' in questi termini che "facciamo squadra".

Milone

La maggior parte della banche della nostra dimensione accusano una criticità che erano riuscite a mascherare, anche con dichiarazioni mendaci. Noi, no! Però, certi cambi di passo improvvisi, per evitare di dover ricorrere ad un aumento di capitale, che graverebbe principalmente sulla famiglia proprietaria, mi fanno sospettare che non sia tutto oro quello che si vuol far rilucere a beneficio del pubblico indistinto che, come i selvaggi, si inebetisce per tutto quello che luccica.

sabato 26 marzo 2011

Milone

Il tempo scorre, Milone, in un torpore primaverile e le sollecitazioni a scriverti mi sono contingentemente mancate, così come mi sei mancato tu, unico amico affidabile in o uno stagno di conformismo. E' come se ci fossimo fermati a sostare e gli argomenti si fossero esauriti. Ma così non è; non può essere. Si tratterà solo di approfondirli un po' e conciliarli con l'improvvisazione creativa che è la cifra della mia letteratura e di intercalarli con gli spunti della nostra insostenibile leggerezza quotidiana.

mercoledì 23 marzo 2011

Milone

Dopo appena due giorni da che i caccia-bombardieri di un piccolo nucleo di Paesi "volonterosi" hanno preso a bombardare postazioni militari e civili in Libia, e già gli opportunismi convergenti e divergenti dell'improvvisata coalizione si fanno sentire.
Il Ministro della Difesa, Ignazio La Rissa, trasuda contentezza per l'opportunità storica che gli ha consentito, a lui, fascista-fascistissimo, di riesibirsi nella ex colonia tardiva, ma, non avendo ancora compreso il suo premier, chi alla fine vincerà, deve limitarsi ad un ufficiale "lancio di caramelle" umanitario sui civili.
Gheddafi, reduce dalle sue passeggiate romane che gli hanno fatto trascurare ogni impegno istituzionale, ha accusato l'Italia e Berlusconi, che gli aveva baciato la mano, di essere dei traditori. Come da consolidata tradizione di un piccolo Paese che si barcamena fra tutte le contraddizioni e le falsificazioni di interessi, vittima, in questo, di una condizione storica che centocinquant'anni non bastano ad alleviare. Meglio, per lui, restare asserragliato con le sue Amazzoni ed immolarsi con loro in un tripudio di carne frolla e dimenticare le dieci conversioni, in due tranches, che aveva ottenuto a Roma, quando il nostro Primo ministro gli aveva procurato un uditorio di avvenenti hostess ed escort, che, per cinquemila euro - evidentemente, tariffa di mercato - avevano acconsentito ad abiurare la fede battesimale.
Nei secoli fedeli ad ogni miscredenza devota, con passione e responsabilità.

Milone

Nonostante l'aria fresca, il sole comincia a sortire i suoi effetti. Già oggi, secondo giorno di primavera, i promotori finanziari risultano sudaticci ed arrossati ed anche i nostri dentro-fuori hanno un pochino il fiato mozzo.
Durante tutto l'anno, del resto, il proattivo andirivieni produce un consumo calorico - certamente pre-stimato - che consente alla quasi totalità delle maestranze di mantenere una silouette da indossatori.
Propongo, caro Milone, vecchio amico mio, di recuperare, a fine anno, il canone di abbonamento alla tua palestra aziendale.

Milone

Sono sempre più ammirato, caro Milone, dalla perfetta coordinazione fra gli acronimi del Credem'a me. Un po' meno degli esiti sul campo.
Il nostro RDE, Giuseppe d'Andria, è appena atterrato al Guglielmo Marconi di Bologna e ne ha informato la RDO. Suo tramite, la notizia è diventata di dominio pubblico.
Sta di fatto, però, che l'illustre id(t)eologo aziendale ritarda il suo rientro alla base per la seconda volta consecutiva. E' reduce, infatti, dal Messico, dove si è recato in volo (pre)nuziale e dal quale ha perso il volo di ritorno.
Sono gli effetti del low cost che altera e ridimensiona le aspirazioni d'eccellenza.

mercoledì 16 marzo 2011

Milone

Domani, vecchio Milone,saranno 150 anni da che una periferica - rispetto all'asse della costituenda nazione - dinastia, desiderosa di ampliare ed irrobustire le sue strutture ed i suoi interessi, legandoli ad un territorio, concepì il disegno dell'unificazione italiana. Vittorio Emanuele ed il suo Ministro degli affari esteri Costantino Nigra, erano massoni, cioè legati agli interessi transnazionali delle Logge. Cavour non lo era; in compenso, parlava solo in francese ed era fermamente convinto che in Sicilia si parlasse l'arabo. Di fatto, i savoiardi temevano la crescente influenza della Francia e paventavano una possibile loro annessione, una congiura della Chiesa con i transalpini, ogni tanto difensori della cristianità-cattolicità, quando non in contrasto con il loro sciovinismo. La Chiesa, da parte sua, "nel mondo" stringe alleanze politiche secondo le convenienze. Lo fa ancor oggi che non possiede più un territorio, altro che simbolico. Fu proprio la perdita del potere temporale - poi benedetta - e gli enormi benefici economici che ne derivavano ( oggi completamente recuperati ed aumentati ),la causa della scomunica ai massoni, non comminata, prima di allora, alle logge estere.
Gli italiani erano estranei a questi traffici ed ancor oggi hanno un'etica civile piuttosto pittoresca.
Il popolo pagò le conseguenze degli sconvolgimenti che intervennero nell'organizzazione dello Stato, delle carestie successive all'annessione, delle stesse espropriazioni dei beni ecclesiastici, affidati, perché venissero sfruttati, ai nuovi feudatari sabaudi. Oltre a tutto ciò, dovettero subire la coscrizione obbligatoria che li decimò soprattutto per l'inadeguatezza degli equipaggiamenti, l'inedia e le malattie.
Centocinquant'anni sono, oltretutto, pochi e domani sarà anche il trentennale della P2.
Auguri a tutti!

Milone

Giornata grigia, quasi scura. All'interno, nella luce crepuscolare, anziché aurorale, delle lampadine a basso consumo, intravedo un incaricato dello sviluppo che intrattiene alcuni attoniti convocati. Da qui, il cosiddetto salottino sembra giallo opalescente, tale e quale ad una camera per lampade cutanee, non per abbronzare, ma per conferire alla pelle tonalità dorate, semi divine. Il nostro imbonitore si aggiusta il cravattino, si atteggia e comincia il suo comizio; prende quindi a tracciare figure geometriche che collega, mano a mano che le compone, con dei tratti di penna...ora si infervora; i malcapitati - li intravedo - stanno formulando domande ed obiezioni. Sembra quasi scandalizzato e, a dire il vero, per me che lo osservo con spirito neutrale, un po' incazzato. Da quando in qua la voce del Padrone viene contraddetta da non qualificate ed inqualificabili titubanze? Si tratta solo di lasciare in deposito i loro soldi finché ci necessiteranno e poi glieli restituiremo, aggiornati all'inflazione, come facciamo per gli stipendi di quei mangia a ufo dei nostri dipendenti, d'accordo con quei buontemponi dei sindacati. Ora sembra più calmo, si è sbottonato la giacca, si appoggia alla parete, esibisce i pettorali e un po' di pancia, congiunge le mani ed esamina, in tralice, una carta ripetutamente annotata. Inclina alla sua destra e protende le braccia nella stessa direzione, sopra al suo capo, sgombra il tavolo, con gesto da tergicristallo, da ogni dubbio e riprende il filo della trama che si è imparato a memoria.
Improvvisamente, tutti si alzano e viene spenta la luce: temo che si sia trattato di un incontro interlocutorio.
Quanto stress respiratorio per ottenere un voto, vendere qualunque cosa a chicchessia.

domenica 13 marzo 2011

Pietro

Oggi, 13 Marzo 2001, si è tenuta la riunione dei familiari, per festeggiare Pietro che è uscito dalla minorità. E' stata una festa successiva a quella, ben più viva e partecipata con i suoi amici e compagni di studi. Non sono mancati i luoghi comuni e le battute stantie, che non possono riferirsi a Pietro, impegnato in una crescita culturale oggi e domani e professionale poi, che lo metterà a suo agio in ogni evenienza della vita, impegnativa o ricreativa. L'evocazione di traguardi mitici quanto banali, non possono distrarre Pietro dal suo percorso, durante il quale conoscerà quanto c'è da conoscere, senza soffermarvisi e compiacersene, mediocremente, strada facondo. Perché questo fanno i mediocri che non sanno, non possono o non vogliono impegnarsi.

Revanche

Il colonnello Gheddafi ed i suoi figli stanno risottomettendo quelle etnie che si erano loro rivoltate e che sono rimaste confinate in Cirenaica. Le dichiarazioni di intenti a favore dei ribelli della Francia e dell'Inghilterra non sembrano sortire conseguenze, nonostante siano state pubblicamente profferite. L'esercito, dal quale proviene, sembra trovare ancora motivi di vantaggio nell'appoggiare l'ultra quarantennale dittatore trasformista. Siamo stati minacciati da uno dei suoi figli, per la nostra ignavia e la nostra abitudine al tradimento, dopo temporanee alleanze opportunistiche, talvolta eterodirette, ora dalla Chiesa, ora dall'alleato più forte pro-tempore. Piccoli satrapi retorici, seduti su risorse primarie per lo sviluppo degli altri popoli - quelli industrializzati - e buffonesche controfigure in Europa, che di quelle risorse vogliono essere beneficiari, senza impegnarsi in difesa di principi strombazzati, quanto frutto di evenienze storiche occasionali anche per loro. La condizione peggiore toccherebbe a quei pochissimi che anelano alla libertà, comprendendone il valore e l'essenza.

Anniversari

Il 17 c.m., ricorreranno il 150° dell'Unità d'Italia e il trentennale della P2.
Auguri a tutti!

venerdì 11 marzo 2011

Milone

Ho mostrato, caro Milone, le slides della vernice del nostro organo di stampa a un medico persiano, colto e furbissimo, che opera nel campo, frivolo e redditizio, della chirurgia estetica. Le ha guardate con attenzione, avendo partecipato, anche come coorganizzatore, a numerose conventions di "motivazione". Vi ha trovato il clima che conosceva, ma, fortunatamente, espressioni serene fra i partecipanti. Pur premettendo che le fotografie illustrative di questi eventi vengono accuratamente selezionate, ha affermato di averne viste di molto più aggressive, per non parlare di quelle colte fra le quinte e nel corso degli interventi. Per ora, quindi, siamo ai sorrisi fondativi. Vedremo se saremo in grado di mantenerci così o se l'invidia sociale e finanziaria ( oltre alla competizione interna )ci costringeranno alla pugna, con piena identificazione e senso di appartenenza.
Della serie: fate voi quel che a me più conviene.

Milone

Ora che abbiamo anche un house horgan, non ci manca che una televisione per trasformarci in partito.
Le slides dei nostri promotori della libertà di fare i nostri interessi senza interferenze, che ho finito ora di ammirare sul portale, sono identiche a quelle dei comitati per la libertà del premier, compresi i massimi dirigenti in patetico casual giovanilistico ed uno, tutto verde oliva, in rappresentanza del fondamentalismo aziendale.
Sarà un giorno memorabile, quello in cui potremo intonare, all'unisono, Forza Credem'a me e vergare parole di fuoco contro le toghe rosse che ci vorrebbero far pagare le tasse. La nostra passione e Responsabilità tracimeranno in una formidabile ed invincibile vis pugnandi e travolgeranno ogni ostacolo al senso di appartenenza..con addebito dei bolli.
Io. che in uno degli attuali giornali di Berlusconia scrissi, quando lo dirigeva uno spirito anarchico, mi propongo per la rubrica satirica.

Milone

Oggi è la Festa della donna e anche noi, fico-aziendali, celebriamo i nostri sterili sponsali aziendali con Passione e Responsabilità.
Algide, ma non inaccessibili a chi se lo merita, agitiamo le nostre movenze con passo cadenzato: una specie di oca al passo. Procreiamo con parsimonia, consapevoli dei nostri obblighi formativi verso la discendenza e degli obblighi primari verso chi ci dà da mangiare. Sorridiamo, senza rossetto, abbiamo le unghie laccate in resina trasparente ma non riflettente, non portiamo vesti attillate - Ape Regina a parte - e, anche d'estate, le nostre scollature si limitano al giro-collo. Tradiamo origini piccolo-borghesi ed aspirazioni di scalata sociale, soprattutto attraverso l'assunzione degli atteggiamenti confacenti.
Ma, in particolare, differiamo dalle nostre colleghe delle banche vere, che sfruttano ogni occasione per usufruire dei ponti che il calendario offre, che un paio di gravidanze, senza investigazioni aziendali, se le permettono, per di più a rischio, con corollario di puerperio o allattamento che dir si voglia. Non siamo esenti dai trasferimenti, che preferiremmo delegare agli uomini, perché gli scarsi organici ci promuovono al ruolo di Amazzoni, non siamo femministe - anzi, non sappiamo nemmeno che cosa stato questo bizzarro fenomeno - ed aspiriamo ad una buona sistemazione , anche provvisoria, consapevoli che un buon divorzio è meglio di un cattivo matrimonio. Col tempo, qualche piccolo privilegio, legato soprattutto ai tempi di adibizione al lavoro, che pure svolgiamo con Passione e Responsabilità per meritarcelo, ce lo ritagliamo, anche se le nostre facoltà di contrabbandare il nostro impegno al lavoro in famiglia e il nostro ruolo familiare in azienda, è più limitato rispetto alla concorrenza. I nostri pochi bambini sono più robusti della media, infatti le nostre assenze per provvedere alle cure parentali sono quasi inesistenti.
In fondo, accettiamo questa nostra condizione perché la vita è dura e le necessità troppe, pur non potendo beneficiare - anche sforzandole un po' - delle guarentigie che pallidi riflessi di una cultura illuministica, ignota nella nostra Vandea, ha procurato alle altre donne..con i jeans, i piercing ed i tatuaggi.
Buon 8 Marzo a tutte!
Milena, fidanzata di Milone e Presidentessa del Circolo fico-aziendale.

giovedì 10 marzo 2011

Milone

Ricorrenze.

Ogni anno, di questi tempi, il Credem'a me aggiorna la situazione sullo stato delle gravidanze aziendali, con la scusa della tutela delle lavoratrici gestanti ed attiva all'uopo la sua Securitate.
Faceva così anche Ceausescu, in Romania, attraverso lo screening ginecologico obbligatorio, che nel suo caso, oltre a monitorare le ridotte capacità lavorative a questo titolo, serviva anche a verificare se, nei dodici mesi precedenti, qualcuna avesse abortito. Il sistema totalitario latino pianificava forze, consumi di base, ma anche il numero che "fa la potenza".
Redditualmente, questi aspetti non ci interessano.
In Credem, l'applicazione delle norme, non solo contrattuali, ma anche quelle di legge, viene prevenuta ed auto-amministrata, come se nulla dovesse essere possibile fuori dall'aziendalità e, soprattutto, senza che nulla si insinui, come cultura aliena, in un costume - favorito dalla destrutturazione contrattuale che i sindacati hanno supinamente assecondato - inteso come regola.

Sempre di questi tempi, in ogni banca si pianificano le ferie. Qui da noi si avverte una certa fretta nell'imputazione, che, per prassi consolidata, si esercita entro la fine di Febbraio, per trovare convenzionale conferma, anche tacita, entro i trenta giorni successivi: "le ferie vanno tempestivamente confermate", recita il contratto di lavoro.
Stranamente, la definizione non avviene all'interno dell'unità produttiva, ma, in prima battuta, è reclamata dal Responsabile organizzativo, in seconda, dagli SM. Questi ultimi fissano la fruibilità, in estate, in due sole settimane consecutive, più una terza godibile da sola. Su questo il contratto è chiaro: "le ferie si usufruiscono in due periodi, di cui uno non inferiore alle tre settimane".
Non si può trattare, quindi, che di un invito ad adeguarsi ad un costume, con evidenti aspetti condizionanti ( non uso altra espressione per non evocare un reato ), per i non tutelati destinatari, altrimenti si tratterebbe di una smaccata violazione di un diritto sancito contrattualmente e garantito costituzionalmente.
Siamo alle solite: si vuol trarre il maggior frutto dalle risorse più scarse che sia possibile. Il resto è "fabula".

Il 17 Marzo si ricorderà, cerimonialmente, il 150° dello Stato italiano. Sono certo che via Emilia San Pietro sarà tappezzata di tricolori della repubblica Cispadana.
Sarebbe riduttivo andare a lavorare.

Milone

Non so se sai, Milone, che i tumori dei bambini, quelli piccolissimi, oltre ad essere estremamente rari - per buona sorte - hanno una forte componente genetica, che li renderebbe aggredibili se l'industria farmaceutica sostenesse i costi di laboratorio e producesse i farmaci necessari. Ma, siccome la ricerca ha un costo elevato, il laboratorio di sperimentazione anche ed i potenziali fruitori sono pochissimi ( a Bologna, attualmente, tre ) non si tenta neppure di arginare la malattia e li si lascia morire.
Che fra la mentalità mercatistica e il nazismo ci fossero fin troppo evidenti affinità, mi è sempre apparso evidente e, non ritenendo di essere il solo ad avvertirlo, ne argomentavo che non fosse "utile", "corretto", opportuno", parlarne.
Sta di fatto che due medici dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, hanno deciso di produrre da sé, artigianalmente, i farmaci necessari e di somministrarli terapeuticamente ai piccolissimi malati. Siccome i costi ci sono e, da soli, non sarebbero in grado di sostenerli, ricorrono da anni alle offerte che riescono a trarre, con il contributo di altri privati, da cene organizzate allo scopo, detratto il costo del cibo e, purtroppo, il cachet che qualche pezzente morale pretende per questo o per quel suo apporto ( propongo di definirli tramite acronimo ).
Dobbiamo fare con quel che c'è.
Non ti propongo, Credem'a me, di contribuire, non essendo le donazioni deducibili fiscalmente e perché, temo, che cercheresti di fargli pagare i bolli.

Milone

Capita, Milone, di avvertire una lieve contrarietà nell'osservare sul monitor della bussola l'andirivieni dei proattivi colleghi, quando, mentre il fischio continuo disturba una operazione da definire, un chiarimento offerto o richiesto, si vede distintamente il vanesio di turno che rimuove crini o forfora dal soprabito, dopo essersi specchiato lateralmente nel plexiglass dell'abitacolo o digrigna la mascella e sposta di sbieco il volto o il baffo. Verrebbe voglia di lasciarlo dentro a rimirarsi con comodo, come un paio di volte, involontariamente, all'inizio, mi è capitato, non con lui, purtroppo, ma con una garbata collega.

E' appena uscita un'aspirante imprenditrice che ci chiedeva una sponsorizzazione per cercare di realizzare la sua apirazione. Le ho fornito i dati del marketing operativo. Non ho avuto cuore di indirizzarla al Private equity ( settore che raccogli fondi da impiegare in acquisizioni di aziende in difficoltà, per ristrutturarle e rivenderle con lucro ).

Milone

Sarebbe opportuno, caro Milone, che l'augusta famiglia provvedesse a redistribuire i suoi tappeti. Non possiamo continuare a dare "perle ai porci". Dovresti vedere quali plebee calzature li calpestano, che cosa depositano quelle suole sulle tessiture che hanno impegnato la vita e l'animo della sofisticata, ancorché di condizione modesta, tessitrice. Una cicca è rimasta sul bordo per due giorni, data la rarefazione dei turni di pulizia.
Ora, un bottegaio delle prospicienze, mentre si perde in chiacchiere e rimostranze sulle condizioni applicategli, ha deposto sul tappeto il suo ombrello tascabile, grondante di neve.
Anche se è probabile che alle filiali siano stati destinati i tappeti meno belli, devo amaramente constatare che la clientela non è all'altezza. Non basta, infatti, il conto in banca a fare il signore.

Milone

Quindi, caro Milone, siamo stati capaci di istituire la festa con recupero. Ci mancava che sancissero "la tutela dell'economia nazionale e corporativa" ad interpretazione del meschinamente applicato "recupero delle festività soppresse", con automatica trasformazione in ferie del giorno già programmato a quel titolo.
Un'amministrazione da drogheria. Un regime consimile.

Oggi, il cassiere volante Giovanni, che già ieri credevamo destinato ad una lunga serie di trasferte, è, invece, ancora con noi. Pare che fra sabato e domenica sia stato avvisato, sul suo numero di telefono privato e quindi, ope legis, non nella disponibilità dell'azienda, che il combinato disposto delle emergenze sanitarie lo affrancava dal recarsi ad Imola. Sono certo che le concertazioni festive hanno riguardato anche l'RDE, pur privo di firma sociale e non catalogabile fra i reperibili, così come l'ulteriore proroga della esecuzione della pena è stata anticipata a Giuseppe d'Andria, che si è reso "parte diligente".
Non è stato esteriormente apprezzato un mio modesto accenno all'Ente superiore che sovrintende ai destini e li determina.

"Tira fuori la donna che è in te!" Questo per motivare una povera "apprendista" a trovare significati gratificanti nel trasferimento in una pertinenza del cimitero di San Giovanni in Persiceto.
Non ero a conoscenza di questo irredentismo vaginale che mi sembra speculare al machismo di un tempo, da caserma o da bar. Il machismo e il femminismo che ci hanno afflitto ( in parallelo ) per una generazione, sono frutto di una pseudo-cultura compensativa, risentita per una inadeguatezza prodotta da ben altre cause e si traducono in esortazioni violente, quanto ambigue, quasi che si volesse incitare alla rivincita, in questo caso per l'inerme situazione contrattuale nella quale "l'attenzionata" si trova ( grazie, in primis, ai sindacati ).
Il consueto doppio vantaggio con una fava..avvelenata.

Milone

In coda alla comunicazione che, con sottile e tradizionale perfidia, si fornisce sempre di venerdì sera, per rovinare l'umore del destinatario/a nel fine settimana, c'è stato un siparietto che sottolinea, ancora una volta, quanto sia lontana questa azienda familiare da qualsivoglia mentalità imprenditoriale evoluta. Un'autentica imprenditoria quaternaria.
Il direttore bipartito, con confidenziale sollecitudine ( per se ), ha suggerito alla sua prossima cassiera della dipendenza foranea, di "sorridere", in quanto "bella".
Il sorriso di una donna bella, lusinga il rustico avventore, mentre a una brutta si può anche consentire di esibire il suo inappagamento; tanto, un'eventuale, incomprensibile felicità risulterebbe sconcertante..preoccupante e, comunque, non richiesta.

Milone

La lingua inglese sembra avere il potere di conferire alle definizioni ed alle intenzioni che vi sono sottese, un rivestimento di grintoso affarismo, paradigmatico perché darwinianamente vincente.
La costituzione di una consorteria - non offenda, è l'equivalente popolare di lobby, società, ecc. - che ha come mission di rilevare aziende in difficoltà ( è il business del momento ) per ristrutturarle con metodi nibelungici e renderli appetibili alla speculazione alienatrice ed acquisitoria di un gruppo chiuso, con i soci-clienti che fanno parte anch'essi di un nucleo protetto, nel quale la rispettiva veste di banca e di clienti è pretestuosa, tradisce una mentalità ed obiettivi da Loggia e non da impresa creditizia.
Chi, altrimenti, affiderebbe i propri capitali ad una banca e se ne disinteresserebbe per anni?
Non vale a giustificare un atteggiamento così improbabile la non necessità, per sostentarsi, offerta implicitamente alla lettura delle maestranze. Da un certo livello in su, il denaro perde questa caratteristica, ma la gelosia proprietaria e la contesa incrementizia non si attenuano..anzi!
Traducendo in volgare l'edificante ed autoincensatorio articolo, potremmo dire: in ogni mora, stando in mezzo, le occasioni speculative non declinano. Cambiano solo forma, ma sanno addentare l'osso quando la polpa è terminata.
Siamo proprio una simil-banca.

Milone

E così, caro Milone, anche Gheddafi consuma le sue ultime ore nelle ridotte del suo regime, in attesa che il suo ministro di polizia, il braccio di tutti i suoi misfatti verso il popolo, lo sostituisca al potere, quello "nuovo", al quale ha aderito anche uno dei suoi figli. Sarà stato quello biblicamente meno favorito?
Di tutti i dittatori del dopo guerra, resistono solo i Maramotti. A quando i sottoposti, in mondovisione, inneggianti ad un nuovo illusionista?
Venerdì scorso non sembrava di essere alla vigilia del fine settimana di Fantozzi. Le maestranze, senza eccezioni, erano immote ai loro deschi, chine e rassegnatamente recline. Solo una malcelata tensione albergava sui loro volti contrariati.
Avevo incrociato, prima di uscire per l'intervallo, la conturbante Area manager, che, con passo sicuro e trucco strarimarcato, incedeva verso l'ufficio del Direttore, mentre io guadagnavo la bussola.
ha evitato di alterare l'operatività e - suppongo - si è consultata con l'SM, secondo canoni preesistenti e obbligatoriamente condivisi. Poi ha convocato i soggiornanti per incitarli al ritmo ed al sorriso, all'efficienza ed alla proattiva cordialità.
Oggi - complice il fine mese - i ritmi della catena di montaggio sono ancora più veloci e l'assertività dell'RDE si confonde con il nervosismo.
Ma, a prescindere, codesti lavoratori e chi li ha preceduti, hanno mai saputo che in Italia vige la Legge 300 e un sistema di rappresentanza degli interessi dei lavoratori che prevede verifiche e contrattazioni periodiche? Sanno che cos'è uno sciopero?
Usque tandem, Milone?

Milone

Raoul è tornato da Cuba. Ora è disoccupato. La cassa integrazione è finita.
Si è separato dalla moglie - da tempo aveva anche una fidanzata alla quale corrispondeva periodicamente delle cifre, in concorrenza con la legale consorte ed i suoi due figli - ha, cioè, perfezionato sul piano formale, una situazione squilibrata, nella quale la giovane amante si faceva mantenere, come ordinariamente molte giovani cubane fanno con i turisti, a distanza, in cambio della sua frequentazione, quando Raoul era in grado di raggiungerla.
La signora, accortasi delle opportunità che la più giovane concorrente le sottraeva, attraverso la separazione legale si è assicurata un assegno di mantenimento per sé e per i figli, legalmente più congruo di quello che le spacciava l'ex marito.
Chissà se il rapporto amoroso con la fidanzata resisterà a questo terremoto finanziario? In concorso con altri (introiti) forse si.
Ha comunque potuto conoscere la nipotina - ovviamente bellissima - che era nata durante la sua assenza.

Uscendo dalla banca, ieri pomeriggio, ho incontrato Natsuko, in compagnia di un'amica giapponese. E' la seconda volta che la incontro, quest'inverno, in via Indipendenza, sempre di ritorno dal Giappone ed in procinto di ripartire per l'Africa. Stavolta, lasciato il Senegal e gli orfani, si dirigeva verso la Mauritania ed il Sudan. La Mauritania è sconvolta, da decenni, dagli scontri fra le fazioni tribali che combattono una guerra per conto della Spagna e della Francia, che contribuiscono con bombardamenti in appoggio di questi o di quelli e con l'intelligence. Il Sudan è interessato dal tentativo del Nord mussulmano,di espellere i cristiani dal Paese. Questi ultimi popolano il Sud, meno arido e meno avaro di possibilità e da anni resistono, vessati anche dalla falsa neutralità del Governo, tutto islamico.
Natsuko sembrava felice, forse perché aveva frettolosamente, da poco, respirato l'aria di casa, forse perché era in compagnia di un'amica - non mi attribuisco facoltà stimolatrici della serotonina - forse, soprattutto, perché stava per iniziare un'altra esperienza, nell'ambito della quale "avrebbe potuto lavorare" e non si sarebbe limitata al puro mantenimento, come le è capitato fino ad ora, da che ha abbandonato il lavoro di istitutrice in un asilo per i figli di diplomatici e uomini d'affari stranieri. Per svolgerlo, a Tokio, risiedeva in un quartiere, nel quale i giapponesi come lei erano di fatto gli inservienti dei privilegiati ospiti.
In cambio del suo lavoro, insieme ad un modesto stipendio, "godeva" dell'alloggio discrezionalmente assegnatole.
Natty ha due lauree, la seconda delle quali conseguita presso lAlma Mater bolognese, dopo ventuno esami e la tesi finale. Parla perfettamente l'italiano, il francese, l'inglese ed ha soggiornato a lungo in Europa e negli Stati Uniti.

Milone

E così, caro Milone, tornan le dolenti note a farmisi sentire.
Negli ultimi vent'anni, il Credem'a me ha rinnovato, almeno due volte, il pur giovane assetto dei propri dipendenti, attraverso ristrutturazioni organizzative finalizzate. Anche stavolta, con l'introduzione delle aree territoriali, che hanno creato una massa insostenibile di competenze ed obblighi geografici anche fra i responsabili intermedi, si rimanifesta il turbillon dei trasferimenti cervellotici ed a grappoli, che danno soddisfazione solo alle ubie dei direttori che vogliono questo e non quella, senza che la minima facoltà di interlocuzione sia concessa ai destinatari dei provvedimenti.
Siamo agli albori dello studiato fenomeno e già fioccano la dimissioni - tanto cospicue nel tempo, da farci finire sulle colonne del Sole 24 Ore, giornale serio e documentato, quanto confindustriale.
Tutta questa passione e Responsabilità non si capisce a chi sia riservata, di fronte ai dati dell'esperienza empirica, a meno che, in C.D.A. non ci si autorassicuri, dicendo: "l'azienda c'est moi!" come già il re Sole e Napoleone e, ultimamente, Gheddafi, a proposito della Libia in rivolta.
Il fenomeno, che è figlio dell'anarchia metodologica e del mercatismo fine a se stesso, era già noto in Credem, quando altrove, keynesianamente non vigeva e non era tanto corollario di frenesia concorrenziale quanto riaffermazione costante e circoscritta di utilità, potere e redditività, nella quale ci si guardava e ci si guarda bene dal coinvolgere i virtuosi, ma dimissionari sottoposti.
L'azienda, la ragioneria, elevate a filosofia di vita, mentre si disprezza quella non strumentalizzabile, rivelano alle giovani generazioni quanto inaffidabili siano gli uomini ( e le donne ) e quanto indifferenti siano, agli altri, i loro obiettivi.