giovedì 10 marzo 2011

Milone

Raoul è tornato da Cuba. Ora è disoccupato. La cassa integrazione è finita.
Si è separato dalla moglie - da tempo aveva anche una fidanzata alla quale corrispondeva periodicamente delle cifre, in concorrenza con la legale consorte ed i suoi due figli - ha, cioè, perfezionato sul piano formale, una situazione squilibrata, nella quale la giovane amante si faceva mantenere, come ordinariamente molte giovani cubane fanno con i turisti, a distanza, in cambio della sua frequentazione, quando Raoul era in grado di raggiungerla.
La signora, accortasi delle opportunità che la più giovane concorrente le sottraeva, attraverso la separazione legale si è assicurata un assegno di mantenimento per sé e per i figli, legalmente più congruo di quello che le spacciava l'ex marito.
Chissà se il rapporto amoroso con la fidanzata resisterà a questo terremoto finanziario? In concorso con altri (introiti) forse si.
Ha comunque potuto conoscere la nipotina - ovviamente bellissima - che era nata durante la sua assenza.

Uscendo dalla banca, ieri pomeriggio, ho incontrato Natsuko, in compagnia di un'amica giapponese. E' la seconda volta che la incontro, quest'inverno, in via Indipendenza, sempre di ritorno dal Giappone ed in procinto di ripartire per l'Africa. Stavolta, lasciato il Senegal e gli orfani, si dirigeva verso la Mauritania ed il Sudan. La Mauritania è sconvolta, da decenni, dagli scontri fra le fazioni tribali che combattono una guerra per conto della Spagna e della Francia, che contribuiscono con bombardamenti in appoggio di questi o di quelli e con l'intelligence. Il Sudan è interessato dal tentativo del Nord mussulmano,di espellere i cristiani dal Paese. Questi ultimi popolano il Sud, meno arido e meno avaro di possibilità e da anni resistono, vessati anche dalla falsa neutralità del Governo, tutto islamico.
Natsuko sembrava felice, forse perché aveva frettolosamente, da poco, respirato l'aria di casa, forse perché era in compagnia di un'amica - non mi attribuisco facoltà stimolatrici della serotonina - forse, soprattutto, perché stava per iniziare un'altra esperienza, nell'ambito della quale "avrebbe potuto lavorare" e non si sarebbe limitata al puro mantenimento, come le è capitato fino ad ora, da che ha abbandonato il lavoro di istitutrice in un asilo per i figli di diplomatici e uomini d'affari stranieri. Per svolgerlo, a Tokio, risiedeva in un quartiere, nel quale i giapponesi come lei erano di fatto gli inservienti dei privilegiati ospiti.
In cambio del suo lavoro, insieme ad un modesto stipendio, "godeva" dell'alloggio discrezionalmente assegnatole.
Natty ha due lauree, la seconda delle quali conseguita presso lAlma Mater bolognese, dopo ventuno esami e la tesi finale. Parla perfettamente l'italiano, il francese, l'inglese ed ha soggiornato a lungo in Europa e negli Stati Uniti.

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