giovedì 2 ottobre 2014

L'attendibilità delle istituzioni è in linea con la moralità degli Italiani ( Arnaldo Forlani ).

Il movimento 5 Stelle ha fatto le bucce ai candidati alle più alte cariche della giurisdizione. Ha già fatto fuori, per mancanza patente di requisiti la candidata del Centro-destra, tale Bene, salentina come Carmelo, al Consiglio superiore della magistratura, sconosciuta fuori dal suo partito ed ha denudato anche dal suo paludamento, tutto parlamentare e politico, Luciano Violante che il PD e lo stesso bi-Presidente della Repubblica avrebbero voluto pensionare alla Corte costituzionale. Insomma, i candidati non avevano nessun requisito richiesto dalla legge, per ricoprire le cariche, ma solo riconoscenze politiche da esperire una volta occupato lo scranno. E' una buona notizia che non ce l'abbiano fatta. Il 28 di Ottobre, il bi-Presidente Napolitano deporrà davanti alla Corte di Assise di Palermo, in trasferta blindata nel suo studio, sulla trattativa Stato-Mafia, della quale ha anticipato di non sapere nulla. Il suo consigliere giuridico, d'Ambrosio è morto nel frattempo. Ma qualche cosa devono saperne i boss della mafia che infatti hanno chiesto di essere presenti in videoconferenza, facoltà che sarà loro negata, pur sapendo che escluderli servirà solo a far filtrare le notizie, nella misura che.., come e quando vorranno, contribuendo a destrutturare qualsiasi affermazione del Capo dello Stato pro tempore. E' quindi probabile che costui faccia scena muta. E invece certo che la costante mafiosa del popolo italiano, ai diversi livelli della sua vita, non solo (in)civile e istituzionale, si confermerà una costante della sua moralità.

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