giovedì 9 ottobre 2014

Le basi banali della crudeltà.

A Napoli un ragazzo di quattordici anni è stato menomato e forse ucciso, immettendogli aria compressa nel ventre, attraverso l'ano. E' avvenuto per strada ad opera di un ventiquattrenne e di un suo compare. I genitori del giovane adulto hanno definito uno scherzo l'abietto e futile abuso su di un ragazzino inerme. Le lesioni intestinali gli stanno producendo delle atroci sofferenze. Diversi anni fa, nello spogliatoio di una fabbrica bolognese toccò ad un operaio marocchino, ad opera di alcuni suoi compagni di lavoro italiani. Il sindacalismo di sinistra lo definì un frutto dell'ignoranza. Si tratta invece di un barbaro e pigro sadismo annoiato che andrebbe sanzionato per quello che è: un omicidio o un tentato omicidio con menomazioni gravi e invalidanti, fisiche e psicologiche. Per questi gesti che si scoprono solo perchè eccedono in ferocia e in "fantasia", la pena dovrebbe essere semplice e meccanica: l'ergastolo. Ma l'Italia è il paese degli accomodamenti, anche con la coscienza che la ottundono nel sentire diffuso.

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