giovedì 25 dicembre 2014

Stacanovisti.

Il Procuratore generale della Corte d'assise di Bologna ha promesso che avrebbe lavorato anche oggi per assicurare alla giustizia "quei vigliacchi" che avevano attentato ai trasporti natalizi. Io credo che di episodi vigliacchi e assassini sia piena la storia patria e che drammatizzare un sabotaggio sia enfatico, sbagliato. Facciano indagini sistematiche e, casomai, preliminari: la situazione sociale e le tradizioni storiche italiane non lasciano presagire niente di tranquillo per il prossimo futuro. Che si investano di questo compito movimentista e retorico, contro dei simboli inerti, i redivivi e sconosciuti anarchici dei tempi attuali può significare che il bacino di reclutamento degli elettricisti-sabotatori è purtroppo talmente ampio, indefinito e variegato, da essere diventato imprevedibile. Mi rifiuto di credere, però, che uno Stato non abbia servizi di intelligence tali da avvertire anche i più piccoli sommovimenti in aree, settori e ambienti, ad ogni variare della realtà. Solo che ne fa un uso complice e selettivo, tanto che spesso le pronte accuse, il dito inquisitorio, si rivolgono in direzione della nebbia o chiamano in causa idee e principi che si sono perduti nella medesima. Essere o sentirsi anarchici, in questa fase di distruzione vandalica di ogni costumanza giuridica è forse fin troppo facile per tante teste vuote e per tante vite vuote. Si può essere artefici di atti tanto inutili quanto pubblicizzati e, per ciò stesso, strumentalizzati. In queste condizioni si può essere strumenti inconsapevoli di tattiche o strategie mediatiche ed attributive di varia narura. Eppure bisogna riempire il vuoto con qualche scoppio e, finchè non si viene criminalizzati e "celebrati" per attitudini "terroristiche" che non si sapeva di detenere, è meno facile che la repressione assuma caratteri vessatori e persecutori e che la reazione ai medesimi si traduca in atti di violenza nei confronti della persone. Intanto, il goveno dei nominati ha "licenziato" il job's act alla vigilia di Natale ed anche oggi si parla confusamente dei contenuti dei primi regolamenti attuativi, ancora oggetto di un dosaggio nelle quinte colonne. Tanto rumor per nulla, in ambito istituzionale ed antistituzionale, verrebbe da pensare.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti