mercoledì 3 dicembre 2014

La vita come realtà e come rappresentazione.

Italia, Grecia e Bulgaria sono i tre paesi più corrotti d'europa. L'Italia, costatavamo ier l'altro, ha avuto nel 2013 il più alto numero di infettati dall'Aids del continente. La struttura orizzontale della corruzione nella capitale e il suo compito, più che potere, dato che si trattava di nomine istituzionali, era tale da configurare chiaramente le carattersitiche che consentirebbero al prefetto, se non dipendesse dal Ministero degli interni, di sciogliere per infiltrazione mafiosa anche il Comune di Roma, dopo quello di Reggio Calabria. L'unità nazionale, in queste condizioni, non è neppure uno slogan, è una barzelletta, la natura europea del nostro paese è solo geografica. La meglio gioventù si distingue in omicidi perbenisti, difesi con freddezza e logica, da bocconiani, studenti di università internazionali, non troppo diversi, nelle strategie, da quella famiglia pugliese che si è coalizzata per togliere di mezzo una bella rivale alla figlia bruttina ed ha accusato dello scempio un povero diavolo, dominato psicologicamente ed abusato dal padre durante l'infanzia che continua a piangere disperatamente e ad accusarsi dell'omicidio della nipote che, solo dopo averla uccisa - sostiene -, aveva potuto possedere, prima che si raffreddasse. Del bambino di Ragusa, se fosse per i compaesani, non si saprebbe niente, niente di quelle che gli era capitato durante i suoi otto anni di infelice esistenza. La mamma affranta, non solo non lo aveva custodito, ma non lo aveva neppure portato a scuola, dalla quale quindi non poteva uscire per tornare a casa, mentre si insinua che il poverino, nel corso della sua breve vita, fosse stato usato sessualmente da personaggi del vicinato di cui si cerca di individuare l'identità. Eppure, riferiscono le comari, la sua famiglia era esemplare, eccezionale, radiosa. Come il bel Paese.

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