martedì 30 dicembre 2014

Orgoglio e corruzione.

Ad ogni fine d'anno le carrette del mare, quasi sempre di armatori greci, vanno a fondo. Stavolta sono morti anche due soccorritori. Dopo un lungo tergiversare e una crescita di morti proporzionale al trascorrere del tempo, è stato un rimorchiatore albanese ad agganciare il traghetto in fiamme ed a portarlo verso le sue coste. Oggi, al largo di Corfù, uomini dapprima denunciati come armati, rivelatisi clandestini trasbordati sul traghetto dagli scafisti, stanno agitando il natante in avaria. Da una carretta all'altra. Siamo sicuri che uomini armati non si siano intrattenuti un po' sul ponte per sconsigliare qualsiasi ipotesi di resistenza? Che cosa ci facevano dei clandestini per mare in queste condizioni e poi a bordo dell'altro naviglio greco, forse per questo "carpito" con perizia dal rimorchiatore albanese che ha lasciato nell'impresa due uomini(?). Renzie, proprio dall'Albania, ha parlato di eroismo dei nostri marinai, altro che Schettino. Subito dopo si è impappinato. Eroi prudenti. Oltre all'approssimazione sui mercantili civili, più volte documentata, dell'equipaggio, rastrellato per etnia a basso costo, che è poi un elemento congruente dell'insieme, ecco riapparire sovrana la speculazione e la corruzione a fare da artefice a tutti i disastri e che ricomincerà domani a ritessere le sue trame, incuranti, anche di chi è casualmente incappato (forse) nelle maglie larghe della giustizia. Sempre in Grecia si prospetta una soluzione democratica della crisi umanitaria in cui è incappata per recuperare un debito irrecuperabile, come quello italiano, ma senza farsi completamente piegare dalla prepotenza tedesca. Sono stati più dignitosi dell'Italia. Si prospetta un'imprevista elezione del Parlamento, dopo che il commissario europeo è stato per tre volte battuto nell'elezione per la Presidenza della Repubblica. In meno di un mese si scateneranno tutti gli anticorpi per impedire che Syriza - che pure ha ammorbidito la sua inizale radicalità, mano a mano che ha sentito di poter vincere - vada al potere. Vedremo che cosa succederà. Può darsi che il "lavoro" si svolga nelle quinte colonne e che le "sanzioni" vengano, eventualmente, dopo, ma quali altre sanzioni, oltre a quelle in atto, può aspettarsi lo svilito popolo greco? Che la Grecia, l'Italia, siano nazioni profondamente corrotte è un dato incontrovertibile; che possano o debbano vivere sotto il tallone teutonico, è possibile solo tagliando fuori, non i corrotti, ma la popolazione civile dei rispettivi paesi e questo, almeno per quanto riguarda la Grecia, mi sembra impegnativo. Che aspettarsi, del resto, dall'italietta, alla luce, intermittente per carenza di linea, delle dichiarazioni della ministra Boschi, emula molto minore di Aldo Moro e delle sue convergenze parallele. Lei ha affermato, scivolando per un attimo nell'argot toscano, che il patto del Nazareno prevede l'accordo sulla base di ogni atto, per poi governare separatamente. Un governo e un'opposizione di Sua Maestà, la Troika.

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