venerdì 5 dicembre 2014

Pirandello minore.

La melma paludosa in cui affondano le indagini sulla morte del piccolo ragusano, restituiscono uno spaccato inintelleggibile di costumi atavici, di culture premoderne, di onore scambiato con l'orgoglio delle apparenze, contraddetto dalla primitività del contesto sociale e dall'istintività apparentemente repressa. Di che cosa preferiscono tacere i compaesani e i vicini di casa, perchè tengono la parte a quella strana madre, affranta da un dolore che forse con la morte del piccolo ha solo parzialmente a che fare e che si strazia melodrammaticamente per corrispondere con l'omertà ambientale? L'azione giudiziaria si impantana in un ambiente estraneo e ostile nel quale e dal quale sarà difficilissimo trarre degli elementi inconfutabili di prova, dotato com'è di tutti gli anticorpi incivili, per rimuovere, eventualmente, un'eventuale condanna o seppellire nell'anonimato della coscienza e della mancanza di senso civico, la scomparsa di ogni traccia della memoria e lasciarla sprofondare in queste sabbie mobili.

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