lunedì 29 dicembre 2014

La divisa compensatoria.

La polizia, il "corpo" di polizia di tutto il mondo, incarna uno spirito di immunità verso la società "ostile", del quale fa il suo fortilizio e che "difende" contro ogni ingerenza della sfera pubblica, dalla quale dovrebbe dipendere e che dovrebbe impersonare. Invece, direttamente, come è avvenuto a New York o tramite il Questore di turno o sindacati, a loro volta "di corpo", assumono atteggiamenti cautelativi verso le future violenze ed arbitri che commetteranno e che potrebbero essere forieri di reazioni a loro volta omicide. Negli Stati Uniti, il corpo di polizia, come in Sud Africa, è costituito anche da negri, che però si sentono al sicuro nella loro divisa e ritengono di poter sfogare i loro sentimenti di rivalsa sui negri non inquadrati. In fondo, in ogni parte del mondo, i tutori dell'ordine degli altri, appartengono alla stessa classe sociale di coloro che reprimono e ne condividono, pur alterata dall'addestramento e dalla formazione poliziesca, la primitiva morale vendicativa, come si evince dalla selezione fra i reati che viene praticata all'interno delle carceri, fra gli stessi prigionieri. Ho assistito personalmente agli improperi e alle minacce che un esagitato in borghese rivolgeva a un cittadino inerme, per l'età avanzata, dichiarando di essere poliziotto, perchè redarguito per il mancato rispetto del codice della strada. Un'icona di una mentalità o di una pretesa di compensazione, di "risarcimento". In particolare, il fenomeno americano di contrapposizione fra neri e poliziotti, nel sud mai uscito dalla sua mentalità schiavistica e razzista che si trova a convivere con estese periferie, veri e propri ghetti neri, ma che tracimano per rubare ed impaurire i pur armati ed integrati bianchi. Nelle metropoli, il razzismo sussiste, ma è mischiato alle dinamiche sociali, che provocano anche veri e propri atti di ritorsione armata. E' stato il caso dei due poliziotti, di cui uno asiatico, newyorkesi, i cui attentatori si sono suicidati subito dopo. Quello che manca, perché politicamente non può essere pronunciato, è un discorso sulla pari responsabilità negli atti criminosi, sia che si porti una divisa, sia che si sia un cittadino comune e sulla pari dignità giuridica. Per questo, i pregiudizi ( e la cronaca ci dimostra quanto siano presenti in ogni società, evoluta o primitiva ) anche quelli formali, non possono essere rimossi e, quanto più li si nega, tanto più sussistono e si confrontano anche con le armi.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti