lunedì 22 dicembre 2014

La politica a tempo e luogo.

Sarebbe intollerabile la passività delle autorità indiane, che non avrebbero nessuna intenzione di venire a capo della vicenda dei due pistoleri di marina, giustamente inquisiti per l'omicidio di due pescatori. Che cosa doverebbero fare? Condannarli alla pena capitale, come le loro leggi prevedono? Gruppi armati della galassia fascista avevano stimato che i tempi fossero maturi per portare un attacco al cuore dello Stato, prendendo a prestito uno degli slogan del partito armato neo partigiano, all'epoca delle Brigate rosse. Si sarebbe cercato ancora una volta di lasciare nel vago le attribuzioni e le responsabilità e si sarebbe cercato un approdo parlamentare, attraverso la costituzione di un partito. Nell'immobilismo e nell'inedia politica, vengono chiamati a riemergere quei fenomeni sottostanti e sopiti in tempi stabili che sono ben presenti nella società italiana e che sarebbero pronti a fronteggiarsi, al di fuori della politica istituzionale - per altro inaffidabile e corrotta - secondo una tradizione storica non dichiarata ma di lapalissiana evidenza, che non ha certo finito di esplicarsi. La corruzione è impressionante, ma la magistratura recita la parte della dea vendicatrice. Di nuovo il dimissionario bipresidente. Invece, le indagini giudiziarie vanno condotte "spettacolarmente" perché vengano condivise dall'opinione pubblica. Ritornare al vieto burocratismo significherebbe, poco dopo, abdicare a un'azione di contrasto che, senza esere utopistica, deve mantenersi sistematica. Obama, sembra proprio intenzionato a spendere gli ultimi due anni di mandato, dopo i quali non sarà più rieleggibile, per dare sfogo ai suoi sentimenti democratici, repressi sino ad ora, a tutela della sua ghirba e della sua rielezione. La maggioranza assoluta, ottenuta dai repubblicani al Congresso, lo libera da qualsiasi prudenza tattica e, forse, gli consentirà di fare qualche cosa di memorabile, dopo la stentata riforma - pur importante, anche se di gran lunga imperfetta - della riforma sanitaria privata, negli Stati Uniti. Ha messo in stato d'accusa, per le torture sui prigionieri, Dick Cheney, il vicePresidente di George Bush. Aveva probabilmente l'istruttoria in mano da sei anni.

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