sabato 15 novembre 2014

Venefici.

Il pampa-Papa, durante un'udienza a una rappresentanza accreditata dei medici cattolici, ha ribadito quanto si sapeva: dovete obiettare per non dover eseguire aborti, eutanasie e fecondazioni con seme ignoto. Ce la giochiamo sui principi, come sempre, con i quali bypassiamo la realtà. Il medico cattolico non procura l'aborto: per fortuna chi lo fa non incorre più nell'anatema e nell'ostracismo sociale, almeno se lo fa alla luce del sole, ma rischia di essere confinato a praticare solo questi interventi e di consentire ai colleghi coscienziosi di sedimentare le loro competenze specialistiche, solo in regresso per lui, per mancanza di alternative di fronte alle molto numerose, anche se osteggiate, richieste di questi interventi negli ospedali. Ecco come coniugare morale e carriera e tornare all'aborto censitario. Sull'eutanasia, non vedo come il medico possa sostituirsi alla volontà, liberamente espressa dal paziente, sostituendosi come super Io all'Ego, al soggetto, anche se è un medico cattolico. Il fatto è che, già a livello di dipartimenti universitari, da cui dipendono i policlinici, i pasdaran di Comunione e fatturazione la fanno spesso da padroni e, dove sono in minoranza, non se ne curano, forti del radicamento dei loro interessi in zone ricche e bianche della penisola. Sono personalmente certo che, in questa società dell'esclusione e degli scarti, l'eutanasia affidata ai medici - come avviene, di fatto, ogni giorno e soprattutto ogni notte, porterebbe all'eliminazione di tanti vecchietti soli che si aggrappano con le unghie e le dita adunche all'ultimo barlume di vita, ma sono altrettanto convinto che la volontà liberamente espressa vada assistita, accompagnata e portata a compimento. Ma un medico cattolico, può fare tante schifezze, ma non contraddire questo principio. La fecondazione eterologa porterà nell'ambito della coppia una genetica parzialmente materna e parzialmente ignota. Nell'omogeneità e nella sacramentalità della fecondazione familiare, per copula benedetta o per iniezione in situ è però contraddetta dall'adozione, nella quale la genetica è del tutta eterologa, alla coppia, svilite in una forma - anche se non si dice più - di carità. Allora traspare in queste prese di posizione iniziatiche, rivolte ad una categoria in gran parte composta da massoni, una esotericità orientale, del tutto estranea alla nostra, inutilmente contrastata e soffocata, cultura latina, di preminenza paterna, che verrebbe meno con il consenso alla "cornificazione ignota", come se la famiglia, l'amore non fosse di chi ti accoglie e non di chi ti ha banalmente generato. Da questo simbolismo sono originati tanti disturbi comportamentali e di adattamento di molti "trovatelli", oggetto già dalle scuole primarie di pregiudizi e di giudizi offensivi dei compagni di scuola che avevano la mamma e il papà, mentre loro, nei componimenti, parlavano di altre figure. Quel mondo è saltato per aria e, per questi aspetti, è stato un bene; per molti altri sopravvenuti, tutt'altro. Il pampa-Papa lo ha detto ai medici cattolici, ben sapendo che a loro non gliene potrebbe fregar di meno, se non per ragioni di guadagno e di carriera, ma ha parlato a nuora perché suocera intenda. Speriamo che la suocera sia diventata sorda.

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