domenica 23 novembre 2014

A chi appartiene la sovranità?

E' venuto meno il più grande partito comunista dell'occidente e con esso la federazione più cospicua del medesimo e, dopo vent'anni di opposizione, di identificazione oppositiva al berlusconismo, alla destra mediatica, dissoltisi gli iscritti, dopo primarie aperte a tutti coloro che si pagavano la preferenza con due euro, ecco la frana nella regione rossa per eccellenza: il popolo di sinistra non è andato a votare. Quello di destra, tradizionalmente, si astiene molto di più, ma, questa volta, la diserzione dalle urne è stata di massa. E' un male, ma un male comprensibile. Vedremo domani che assetti avremo in regione, entità seconda solo al parlamento e comunque in grado di legiferare in molte materie autonomamente e che, dalle prossime elezioni, se il governo otterrà la fiducia anche alla Camera dei deputati, andrà ad occupare, con i suoi eletti, gli scranni che furono del glorioso Senato, vittima della supeficialità e della preferenza per la confusione assembleare di Matteo Renzi. Si può fin d'ora affermare che vi è stato un clamoroso regresso della democrazia, tanto più grave in sede locale, l'unica che può ancora districarsi nei vincoli dei ragionieri di Bruxelles.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti