venerdì 21 novembre 2014

On the road.

Maurizio Landini è un uomo che ama parlar chiaro. Io condivido molte delle cose che dice, ne apprezzo lo spirito di sperimentazione e ne rispetto le valutazioni. Partecipando ad una delle tante manifestazioni che lo vedono sfilare in molte città d'Italia, ha profferito, preso dalla fatica e dalla marcia, una verità nella quale mi sono riconosciuto: Renzi non ha il sostegno delle persone oneste. Non ha pensato, in quel momento, il fiero Landini, che "offendeva" il trasformismo italico, ben radicato nelle file, pletoriche, troppo numerose per essere vere, del Partito democratico. Ma ha detto il vero, senza meditare che così rivelava il suo pensiero recondito, cioè che le "masse" sono costituite da conformisti caproni, pronti a seguire per influsso subliminale, tutte le sinfonie orecchiabili e che non richiedono fatiche interpretative. Ha affermato che, nell'ambito delle masse, per di più spurie del PD, alberga l'utilitarismo spicciolo e la disonestà argomentativa di tutti i profittatori di situazioni, di tutti i giudicanti al riparo del verbo comune, per ciò stesso errato, ma potente. Le sue scuse successive non scusano nulla e non sono credibili: sono le scuse di un politico messo in crisi da polemiche di maniera, a loro volta assimilate per iterazione dalle masse ignoranti. Sotto, sotto, i leader della sinistra sono dirigistici, presuntuosi, ma sanno con chi hanno a che fare, In condizione di riposo sono i più conformisti fra i conformisti, ma questi, almeno per Landini, sono tempi gladiatori.

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