sabato 8 novembre 2014

La pretestuosità in tempi di crisi.

Come volevasi provocare, questa mattina sono riusciti a creare "il caso" che cercavano. Che c'entra, fuori dai formalismi, che un politico non doverebbe invocare, il sopralluogo di un mediocre rappresentante di un movimento politico che sfrutta il risentimento della plebe del nord per la fine delle sovvenzioni democristiane in quelle zone, già bianche, per rivoltarlo nel razzismo più ignorante nei confronti delle culture altrui? Culture? Si, quella dei Sinti è una cultura; se commetteranno dei reati, dovranno essere puniti in termini legali, come tutti. Altrimenti vanno rispettati. Respinto, non dai Rom, ma dai centri sociali, con cui, in questa occasione, solidarizzo, è ripartito sgommando. I danni alla sua automobile sono rivendicabili, il possibile danno ai passeggeri, lo stesso; la possibilità di travolgere gli astanti da parte del suo autista, altrettanto. Ma, se non veniva era meglio; non perché gli si voglia negare l'esercizio dei diritti democratici, che non si attagliano ad uno spregiatore giudicante che voleva portarsi sull'area destinata dal Comune ai nomadi, mentre gli si attaglia il respingimento da un territorio, speriamo, ancora per molto, antifascista. Proprio perché sono diversi dai borghesi integrati e da coloro che, lavorando, condividono in parte il modello e in parte lo contestano pur rimanendovi avviluppati, sono segregati in un campo specificamente destinato ai gitani. Continuare, dopo generazioni, ad agitare insensate indicazioni di capri espiatori, ovviamente sempre e solo i diversi, mandare una noncurante consigliera a dare un'occhiata superficiale per poter ripetere i consunti slogans incolti e razzisti, vellicare l'ignoranza plebea che, dopo aver ristretto la demografia nazionale a criteri economici e che rivendicano, solo perché italiani, case semigratuite, ma non vogliono confrontarsi con chi di figli ne ha dieci e che aspirerebbe, in base alle graduatorie vigenti di metterli al riparo, spingono alla rivalsa verso etnie che di stabilizzarsi e, quindi, concorrere ai bandi pubblici, non ci pensano proprio. Ma tant'è. Non è a un pubblico razionale che si rivolgono e su cui sperano di poter speculare.

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