lunedì 10 agosto 2015

Viltà, calcolo e ipocrisia.

Un cane di razza è stato abbandonato in una galleria fra Roma e l'Aquila. Il bell'animale si è disteso, accucciato, prima sullo stretto marciapiede per i lavori di manutenzione e poi, placidamente, sulla carreggiata, illuso e confuso dagli incitamenti dei soccorritori della società autostrade e i clacson degli automobilisti bloccati. Per un gioco della sorte -. che resterà ugualmente triste per il povero animale - la documentazione della viltà è finita su you tube e, anche se il proprietario sarà difficilmente identificabile, resta a testimonianza della sua iniquità, a memoria dei suoi figli. Presso una Corte giudiziaria del mare, in Germania, è cominciato l'arbitrato per i nostri due pistoleri e pistoloni di marina, assassini di due poveri pescatori, su una barchetta lilipuziana. Il prolungarsi paradossale di una vicenda mai esaminata nei suoi fatti dettagliati è indice del lavorio sotterraneo per diluire la vicenda, stemperarla e attribuire a strane Corti inventate, una soluzione salomonica della questione, più che della vicenda per come si è svolta. Nel frattempo, l'Italia accusa l'India di tenere in ostaggio uno dei due Marò, quello non colpito da ictus e l'India replica che l'Italia è in mala fede: propendo - per la specificità della valutazione - per questa seconda ipotesi.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti