domenica 23 agosto 2015

L'inciviltà rimossa.

I minori che, già a dieci o dodici anni, lasciano gli studi per cominciare a lavorare nei pressi dei mercati, dove spostano cassette di frutta e di ortaggi o si offrono ai turisti come guide del mercato stesso, sono il numero maggiore dei nati per niente nel mondo economicamente arretrato, ma adeguato, nei suoi riti e nelle sue speculazioni, al mondo "civilizzato" e capitalistico. Ma, al di lè di un profitto sempre crescente, la sorte di questi infelici, pieni dell'energia e dell'illusorietà della giovinezza, non può che conoscere un abbrutimento costante e progressivo, fino alla morte. E' una sorte di sfruttamento, la loro unica ragione di esistere, dato che sottraendosi allo sfruttamento non avrebbero di che sostentarsi. Il tam-tam dell'occidente dove in pochi anni ed "avendo voglia di lavorare" ci si può far ricchi, comincia subito dopo essere stati catapultati ai margini del mondo greve del lavoro e la condizione di profonda insoddisfazione e miseria non rimossa porta le loro famiglie a venderli ai trafficanti d'uomini, nella speranza di riceverne passivamente delle rimesse dall'estero, senza curarsi del profitto, ad ogni costo, che i mercanti, nei loro paesi d'origine ed in quelli d'approdo, vogliono trarre dal sacrificio di questi poveri esseri. Ben sa tutto questo che si prodiga per assicurare ai propri figli delle basi d'inserimento nella propria società e ben lo sa, checchè ne dica, chi li abbandona alla tragedia ed all'umiliazione di una fatica per loro inutile, tanto ne ha degli altri in loco per assicurarsi alla meno peggio la vecchiaia. Così, con debiti contratti con i mercanti, veri banchieri primordiali, le famiglie e, per loro conto, i "beneficiati" dell'emigrazione, che dovranno restituirli, accumulano un onere, stipulano un mutuo di 4-5mila euro che diventeranno con gli interessi discrezionali 60.000. Non se ne potranno più affrancare, non disponendo all'atto dell'affidamento di beni reali a garanzia: la garanzia è il loro sfruttamento e di tanti altri, quanti sono i membri della famiglia debitrice, destinabili al viaggio senza speranza. Anche in Grecia, mutatis mutandis, ma non troppo, si stanno vendendo tutto a garanzia dei creditori che, comunque, continueranno a reclamare i loro crediti. I bambini e i giovinetti vengono impiegati in ogni sorta di lavoro materiale in posizione servile all'interno dei medesimi, le bambine e le ragazzine, prive di documenti, vengono in minama parte impiegate in nero nelle fabbrichette di generi di consumo spiccioli e, in gran parte, costrette alla prostituzione. Questo avviene da almeno vent'anni e, mi pare, che le autorità europee e, in particolare, quelle italiane nascondano ed ignorino il fenomeno perchè questi soggetti non votano e possono, al massimo, suscitare la "pruderie" dei cittadini votanti. Sanare questo obbrorio, fra l'altro di cittadini-residenti ufficialmente ignoti, sarebbe il primo atto d'accoglienza di un paese civile.

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