venerdì 28 agosto 2015

Sordide bugie.

Salvatore Girone ha l'influenza, o meglio la febbre emorragica. L'ha contratta in India, subito dopo la sentenza della Corte del mare di Amburgo, che azzerava i farraginosi procedimenti intercorsi fra una pavida autority italiana, timorosa per i suoi contratti in loco e una Corte di giustizia indiana influenzata dalla candidatura al parlamento del giudice istruttore. Secondo me i due fucilieri sono colpevoli: i pescatori sono morti, erano disarmati e sono stati colpiti dai due Marò. Il resto sono bizantinismi. Ecco che, dopo l'ictus al giovane La Torre, si influenza anche Girone. E' possibile, ma non ci credo. E' un escamotage per ritornare im patria, dove, anche se condannato, troverebbero una soluzione per lui. E questo è vergognoso, come è vergognosa, pavida e snobbata l'Italia, in tutto il mondo. L'unico elemento per galleggiare sono gli affari privati, intrattenuti un po' dovunque e la possibilità di corrompere e tenere, come da costume nazionale, la situazione in stallo. Che poi i colpevoli "si ammalino" come fa uno scolaro negligente, per poi continuare per tutta la vita, è ridicolmente e volgarmente ributtante, icona della natura falsificatoria di questo insignificante Paese, che si considera l'ombelico del mondo ma che, visto dall'estero, appartine alla banlieu degli Stati evoluti e, in buona parte, anche di quelli cosiddetti emergenti. In ogni caso, le malattie tropicali si curano meglio sul posto e l'India non manca di ottimi ospedali, presso i quali è efficacemente ricoverabile Girone. Ritornare in Italia per curare la febbre emorragica sarebbe un controsenso, come curarvi la lebbra. Jozef Wesolowski, nunzio apostolico e pedofilo accertato, è morto questa notte nell'appartamento dove abitava in Vaticano, dove attendeva da mesi di essere processato per le sue abitudini sessuali. Il prelato continuava a risiedere in Vaticano, ma non risulta che pagasse l'affitto, in attesa di un processo secondo i canoni introdotti dall'attuale Pontefice Francesco, che, per la prima volta, contempla la pedofilia. Il Signore lo ha chiamato prima, probabilmente per scagliarlo nel più arroventato degli Inferni, dato che la giustizia terrena aveva tempi di istruttoria troppo lunghi. Sta di fatto che il primo processo intentato sul suolo pontificio, ad un dignitario della Chiesa, scoperto a posteriori, in età avanzata e cultore nel suo data nase del computer di migliaia di video e foto pedopornografiche, non si terrà. C'è chi si presta ai voleri divini, per le necessarie e materiali attività sulla terra. Il canone anti-pedofili resterà lettera morta, mentre gli altri, sicuri colpevoli non scoperti, potranno continuare a salmodiare nell'ombra. Oggi ho perso il conto: 71 migranti morti nei TIR, 21 scoperti alla partenza dall'Inghilterra in un camion frigorifero italiano, più di duecento annegati intorno alle coste libiche. Solo oggi. Il New York Times sentenzia che l'Eutropa ha fallito di fronte a questa emergenza; l'Europa che non è direttamente coinvolta negli sbarchi o nelle violazioni terrestri dei confini se ne è proprio disinteressata ed ha posto un fiero diniego ad ogni ipotesi di accoglienza. E' questa la causa indiretta dei naufragi, nel corso di navigazioni sempre più improvvisate ed arruffate. Quanto alla lotta ai trafficanti di esseri umani, verrebbe da piangere: i camionisti non li trasportavano gratis, perché si erano commossi, gli scafisti sono solo dei tramiti, mentre alla partenza ed all'arrivo, questa gente è amministrata da "antenne" collegate nei Paesi d'origine ed in quelli di approdo. La stessa "badanteria" nazionale è costituita in parte da clandestine provenienti dai Paesi non U.E., e da badanti dell'Unione europea che godono di un contratto nazionale di lavoro. Le une e le altre, cominciano nel profondo sud, nascoste in case dove lavorano e imparano la lingua, per poi essere sguinzagliate e messe in regola dai datori di lavoro del nord, pur mantenendo la loro ragnatela etnica e mafiosa, sia che siano comunitarie, sia che lavorino in nero. Lo stesso e peggio vale per i migranti all'ingrosso. L'omicidio di un pensionato, dopo un assalto in villa, era una bufala, Lo ha bastonato a morte la moglie, che, a suo dire, subiva angherie da quarant'anni. Al quarantunesimo si sarebbe fatta giustizia da sè, ma in precedenza, nulla era scaturito dalle mura della villetta, di proprietà di un semplice elettricista, nella quale si detenevano armi non dichiarate e si coltivava marjuana. Le rapine in villa in Sicilia e nel profondo sud non avvengono: è normale che la casa venga smontata o bruciata se non si paga "la tassa di residenza" alla mafia, ma la rapina sul modello competitivo settentrionale non vige per una sorta di ordine mafioso. Infatti gli inquirenti non ci hanno creduto e dubito che le motivazioni semplici e vere di una situazione così paradossale saranno mai investigate. Pensate alla cugina bella uccisa da madre e figlia, in Puglia, che hanno tentato di scaricare la responsabilità sul marito e padre che, terrorizzato o traumatizzato continua ad incolparsi come un disco rotto, alla litania autoassolutoria della mamma che ha ucciso il suo bambino sull'isola quest'inverno con le stringhe delle scarpe, strangolandolo, che continua, intemerata, a lagnare la sua estraneità, fuor di ogni logica, senza argomentare, ma senza tregua nel suo lamento. La signora omicida avrebbe chiesto agli inquirenti: adesso che ho confessato, lo sapranno in paese?

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