martedì 15 settembre 2015

Sovrastrutture rovesciate.

Ha ben detto stamani il nostro Ministro degli esteri, Paolo Gentiloni ai membri minori dell'europa comunitaria: l'Europa non serve solo a prendere. La chiusura dei Governi dei paesi minori dell'Unione verso qualsiasi forma di solodarietà ripartita verso i migranti, è il frutto dell'egoismo di che detiene denaro e potere e delle moltitudini ingannate, ma viziate dal comunismo, nel quale ci si poteva impigrire con un reddito assicurato, a fronte del quale si doveva solo simulare ogni sorta di non impegnativa coesione internazionalista. Al massimo, almeno in europa, si era chiamati di tanto in tanto ad andare in soccorso di un paese fratello, vittima della controrivoluzione. Anche in questi casi, alla piaggeria ed al conformismo verso i sovietici, faceva a volte da contraltare la dissociazione militare ed operativa di singoli governi, su posizioni "autonimiste", che venivano tollerate se erano accompagnate dal più assoluto stalinismo interno. Queste nazioni dissestate e tradite riscoprono oggi, conservato nel costume nascosto, il loro razzismo verso le popolazioni allogene, rinfocolato dalle mai risolte controversie di confine. Il fascismo si è manifestato di nuovo in europa, in Ungheria e poi per istantanea giustificazione e propagazione, in Serbia e in Romania, la fetenzia dell'europa unionista e non.

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