domenica 6 settembre 2015

Andate in convento. In alternativa, andate a ramengo.

Quando cadde il Muro di Berlino, nel 1989, si verificò un fenomeno analogo all'attuale. Le popolazioni assorbite nel socialismo reale dopo la seconda guerra mondiale, che vide la Germania sconfitta e smembrata, si ritrovarono di punto in bianco povere come prima, ma senza il sostegno controllore dello Stato. Smaltita la sbornia della libertà e nient'altro, uomini e donne - soprattutto queste ultime - cominciarono a emigrare, per sovvenzionare i parenti rimasti in patria, soprattutto i figli, spesso frutto o conseguenza di matrimoni finiti. All'inizio, le rimesse degli emigranti furono la sussistenza di quelle popolazioni in balia di un mercato che non li teneva in considerazione - come sta rapidamente avvenendo anche nell'europa post keynesiana - oggi, dopo ventisei anni ne sono diventati in gran parte i bancomat, spesso espropriati delle loro case dalle nuove famiglie che i figli hanno formato, talvolta costrette a finanziarne le pratiche di divorzio. Per loro non c'è stato bisogno di una Fornero: continuano a lavorare, faticosamente e semirecluse, ad oltranza, finché le forze le sorreggono. Quando emigrarono erano tutte istruite: il comunismo, che pur discriminava a favore dei rampolli della nomenklatura, per le lauree più prestigiose, imponeva a tutti una istruzione orizzontale e di massa, alla quale non ci si poteva sottrarre, perché faceva parte del curruculum del sovietico, forma economica statale emula del più primitivo e becero capitalismo. Per questo, salvo intemperanze inascoltate, furono sostanzialmente ben accetti. La possibilità di praticar loro salari extracontrattuali e lo stakanovismo indotto dal bisogno, abbatterono significativamente i costi di produzione e lasciarono, fin d'allora, fuori dai cancelli delle fabbriche, molti lavoratori italiani. Dopo ventisei anni, nonostante la miseria e l'imitazione pecoreccia, in aree circoscritte, del capitalismo, che ha fatto aumentare "ad escludendum" i prezzi, si è ridotta anche l'immigrazione da quei Paesi, che sono anzi diventati i più chiusi all'accoglienza dei loro emuli mediorientali, anche per un non nascosto razzismo. L'istruzione, completamente privatizzata, in quelle nazioni è scomparsa a livello di massa e la povertà s'accompagna all'ignoranza a confermare nei loro pregiudizi sociali e ambientali i vecchi e i nuovi ricchi. Nelle ultime ore, si è letto della preferenza accordata ai Siriani da Germania, Austria e Inghilterra. Quest'ultima ne ha anche determinato il numero: trentaciquemila e se li andrà a selezionare in loco, nei campi porfughi ai confini turchi. Perché? Perche i Siriani sono, fra tutti i profughi mediorientali, i più scolarizzati e quindi sono in grado di riprodurre quella crazione di plusvalore, nella quale gli Inglesi sono maestri e dalla quale i Tedeschi non sono alieni. Torniamo al "pistrinum" imperiale dei Romani: capitali o capacità lavorative o professionali. Gi altri vadano, per singolo nucleo familiare, in convento, dove potranno convertirsi al Verbo, lasciando che, soprattutto i bambini, vadano a loro. Andate dunque, popolo in viaggio, in convento. E dopo? Lo disse Amleto ad Ofelia, al culmine della sua acuta follia. Lo scopo era etico ed esistenziale. Stavolta potrebbe comportare un'esenzione fiscale confermata per fini umanitari.

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