giovedì 3 settembre 2015

Gli immutabili.

Il tasso demografico in India, Perù e Messico è in diminuzione sistematica. i grafici lo dicono in maniera incontrovertibile, come per l'Italia post anni '60 del secolo scorso. La diminuzione riguarda i poveri inurbati, destinati ad una vita da operai, ben che gli vada. Sono esclusi i milioni, le centinaia di milioni, se parliamo ad esempio dell'India, che nascono per caso e senza scopo. I poveri, i proletari, come già li chiamavano gli antichi Romani, coloro cioè che non avevano altra facoltà che procreare degli altri sventurati, casualmente, da giovani, per farsene, se riconosciuti, un bastone per la vecchiaia, inseriti in un contesto di spese fisse, diversificano, rarefanno la discendenza, anche nei Paesi con il maggior numero di lazzari da tempo immemorabile, fino ad oggi, Ebbene, se i poveri smettessero veramente di procreare, carne da cannone agli eserciti, maestranze da torchiatura alle aziende, menomati e caduti sul lavoro, pecorelle da tosare per le religioni, realizzerebbero involontariamente la più grande rivoluzione che le teorie economiche non hanno mai assicurato né consentito. Come avrebbero fatto i faraoni ad immortalarsi nelle Piramidi, i Buddenbrook a stabilire una dinastia industriale, i Rothschild una inossidabile genia finanziaria, senza il contributo eterodiretto di tante formiche operaie, di credenti nella crescita, di cultori del masochismo? Verrebbe meno la risorsa indispensabile, l'elemento umano con il suo portato di illusioni ( se non si possiede altro ) di retorica e di stupidità, generazione dopo generazione. A chi si rivolgerebbero le fedi? A chi detiene già tutto e non aspira che a concludere bene la sua vita? Crescete ed estinguetevi, dunque, dannati della terra, non vendicatevi da voi stessi su altri voi stessi. Qual'è il tasso di mobilità sociale orizzontale in ogni società umana, sia essa capitalistica o arcaica, per costumi ed economia? Ma, mio figlio è diventato ingegnere. Ok, ma che lavoro fa? Quello che gli ha lasciato libero un geometra in un'azienda dove, con i buoni uffici del sindacato, si è incentivata la sostituzione sostenibile ( a pensioni decrescentemente instabili ). E lo stipendio? Come quello del geometra anziano; sa, con tutti gli ingegneri che ci sono in giro. Mio figlio fa il medico. Dove? All'ospedale ...gira per tre reparti, in uno dei quali gli infermieri sono numerosi ma trascurano i malati per osservare solo i loro protocolli e le loro rivendicazioni. Riesce a specializzarsi? Con questi ritmi fa molta fatica. Gli sono già passati davanti tre compagni di corso, loro erano figli d'arte. Il mio è bravo, ma non ha medici in famiglia. Suo figlio? Mah, una boccia persa. Spero di fargli assumere una veste, un'immagine, se non un ruolo in azienda, in maniera che metta su famiglia, che si dia un contegno ed interpreti dei valori. Tanto, stupido com'è non farà fatica a recitarli. In fondo ad un ricco manca pochissimo per essere un genio, in spregio ad ogni contraddizione, per tutta la vita.

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