domenica 8 febbraio 2015

La corsa ad occupare i posti liberi sull'autobus.

A Matteo Renzie lo svuotamento dei ranghi di Forza Italia non è riuscito che parzialmente; per questo ha dovuto ricorrere, al delendo Senato, al gruppo parlamentare di Scelta civica, che è stata ben lieta di offire. Ecco perché ha abolito il Senato, il dittatorucolo di Rignano sull'Arno: lì i voti sono scarsi e la tenuta degli argini simile a quella dei nostri fiumiciattoli. Che l'abbia fatto, con la collaborazione di un rottame del comunismo, per puri fini di cadrega personale, ne sollecitano la rimozione al più presto, per recuperare il senso costituzionale ed evoluto della convivenza sociale, prima che politica. Purtroppo, uno Tsipras non è all'orizzonte, ma anche questo fa parte del costume nazionale. Berlusconi si è arroccato con gli ultimi manipoli e il Patto del Nazareno, sempre riesumabile, per ora non fa più da sponda. Questa è l'Italia, non solo politica, mentre venti di guerra si stagliano su di un orizzonte "liberato" dagli equilibri fra i blocchi, dei quali la classe lavoratrice dei paesi capitalisti ha ampiamente benficiato.

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