sabato 7 febbraio 2015

I luoghi comuni, le credenze, le superstizioni e il pensiero magico.

Purtroppo e non da adesso, stiamo rapidamente cedendo alle semplificazioni. Da questo "non può che derivare quest'altro". E' pessima logica - così ammonivano i latini - ma è quella degli interessi e degli inetti interpreti, cointeressati ai medesimi. Così è in ogni ambito della vita sociale - alla faccia delle competenze - così minaccia di diventare nello scacchiere diplomatico, nel quale ciascuno accusa l'altro dei disastri prossimi venturi che nessuno dei due si perita di scongiurare. L'analisi marxista della società torna prepotentemente di moda nella comprensione in controluce dei pesi e degli equilibri che reggono le nazioni e nei quali la politica ha il ruolo di ancella.. un po' puttana. La nostra inutile ministra Mogherini non è neanche stata interpellata per il vertice trilaterale di Mosca, nel quale la Merkel ha svolto e svolgerà il ruolo di "domina" impacciata di una situazione che ha contribuito, non a creare, ma ad assecondare, a pochi anni dal suo passaggio di sistema, dal suo salto della quaglia, mentre Hollande, proprio perché "minor" se ne è uscito con uno stentoreo: "non resta che la guerra, se Putin non si adatterà a fare il buffoncello, come me e, in parte significativa, la Merkel. Putin li ha mandati a cagare. Resta da investigare chi la combatterà. Mi avventuro in una previsione: la combatteranno gli ucraini, russofoni e non, fino a che le diversità antropologiche, la nostalgia per il Grande fratello, non provocheranno una bipartizione del Paese, ridotto alla fame e facilmente strumentalizzabile in uno sfogo violento, nel quale è chiamato solo a fortificare i rispettivi confini, fra la finanza invasiva e l' "imperium territoriale". La lotta ai confini russi, che ha già avuto, nel recente passato, delle anticipazioni è una guerra per procura sul fronte occidentale e diretta ed autoinvestita da parte dell'orso russo, che, quindi, non soffre e non soffrirà di crisi di identità. Dentro il fortilizio dell'euro si svolgerà, invece, una lotta intestina fra potenza e ricchezza e approsimazione e ruberie, in un gioco di specchi e di finzioni di cui bisognerà evitare, almeno nell'analisi, i riflessi.

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