sabato 14 febbraio 2015

Deriva e derivati.

Accennavo l'altro ieri alla confusione dei pensieri e dei comportamenti, alla dissociazione del tessuto connettivo delle civiltà omologhe e mi sembra che la nostra peregrina cronaca domestica ne abbia improvvisamente fornito una prova. Mentre alla Camera si salta sui banchi senza impedire ad un dittatorucolo di manomettere la Costituzione dei Padri della Repubblica, l'esercito del Califfato islamico ha conquistato la Sirte e tiene sotto tiro tutto il mezzogiorno d'Italia. In queste condizioni, il ministro Gentiloni afferma che l'Italia, nell'ambito della legalità e con l'auspicato contributo di truppe internazionali, inviate sul campo con accordo ONU, è pronta a combattere. Intanto, in Sicilia, una neonata priva di raccomandazioni, è stata fatta perire in un insensato e scoordinato viaggio fra Erode e Pilato. Durante la stagione degli imperi, in Europa, le nazioni cercavano nei territori annessi una valvola di sfogo per le loro esuberanze demografiche e, attraverso di esse, la creazione di nuovi mercati presso i quali collocare le proprie merci invendute. Sappiamo come è andata: schiavismo e fallimento della colonizzazione economica, insorgenza di "centri vacanze" per la parte ricca e disimpegnata della propria popolazione. Oggi, superati senza alcun approfondimento, per non perdere tempo, gli Stati nazionali e messa da un canto la loro sovranità, basata sul consenso, lo scenario pare analogo. Il tentativo di "corrompere arricchendoli" i popoli del Medio oriente, messo in atto dalla destra imperialista nord americana è miseramente naufragato ed ha anzi dato luogo alla "revanche" delle più tradizionali e barbare consuetudini islamiste che mai, nelle circostanze che si sono volute sovvertire, avrebbero potuto rimanifestarsi. Su scala più ridotta, anche la Francia e le sue assurde invidie coloniali hanno dato un nefasto contributo, con il quale siamo prossimi a doverci confrontare. Vedremo se gli interessi specifi ci consentiranno di godere di una efficace alleanza. La sconsiderata politica di condizionamento dei compositi e contraddittori scenari ad ovest della Russia, che non vuole più farsi risucchiare nel caos finanziario, del quale la sua popolazione ha subito gli effetti più deteriori, per salvaguardarsi dai quali ha fatto ricorso al recupero autocratico di tutta la sua storia, il cui abbandono la stava portando ad un "privatistico" dissolvimento, ne ha favorito il riarroccamento. Mentre tutto questo avviene, alla Camera dei deputati si continua a concionare di controriforme istituzionali e si confrontano sul ring parlamentare Matteo Renzie che non è membro del Parlamento, gli esagitati di SEL, i transfughi di Scelta civica (sic!) e i residui grillini, fra invocazioni di onestà e apprezzamenti di "pezzo di merda". Non so se sarà deriva autoritaria - come è sempre più probabile - o deriva e basta.

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