mercoledì 25 febbraio 2015

For sale.

L'Italia è passata dalle privatizzazioni alle vendite delle aziende strategiche. Anche l'ENEL è potenzialmente sul mercato, la nazionalizzazione dell'energia elettrica che segnò l'inizio del boom economico negli anni '60 del secolo scorso può finire in mano di qualunque capitalista straniero, nella forma anonima di un fondo o di un network assicurativo, negli smazzettamenti sotto il tavolo con i buoni uffici delle grandi banche private che si adoperano per aggirare le regole, facendo della finanza il primo vettore della criminalità economica. E' un sistema avvocatesco che conosce le regole nei minimi dettagli, al solo scopo di aggirarle, aggregando al sistema fasce sociali molto ampie, con l'illusionismo dei valori convenzionali. La strada intrapresa dalla sinistra consociativa è l'alienazione di tutto il patrimonio nazionale, per appaltarsi agli interessi volatili delle consorterie internazionali, comprese quelle mafiose, come denunciato oggi dal Procuratore nazionale antimafia. Il riciclaggio dei soldi, in un vortice senza confini, transita per le banche e si deposita nelle varie e mutevoli denominazione degli strumenti di raccolta, spacciati per strumenti di investimento per i risparmiatori, ai quali vengono continuamente chiesti dei soldi in cambio di ipotesi inverificabili e che vanno a gonfiare, come il "parco buoi" delle quotazioni di Borsa, il flusso incontrollabile dei capitali la cui aderenza a dei valori economici è del tutto aleatoria.

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