domenica 1 giugno 2014

Larvati movimenti vitali.

In molte parti di questo strano mondo noto, si vanno sommando incongruamente, lotte spontanee od organizzate ma solo all'interno di ristretti cenacoli, mentre tutto, intorno a loro, sembra essere piombato in una normalizzazione paralizzante che non consente resistenza contro gli abusi istituzionali, sovranazionali, economici ed aziendali che si vanno consumando da molti anni ormai, ma che mostrano la corda, l'inutilità e la prepotenza per l'innanzi dissimulata. Il mondo in crisi va in gita fuori porta o, al massimo, compie raid ardimentosi sulle spiagge vicine, incrementando le spese con le multe che i numerosissimi rilevatori di velocità moltiplicano lungo il percorso. Pagando doppio, si può evitare la decurtazione dei punti: ormai anche le sanzioni sono a premi ed a premio vanno anche i finanzieri e i vigili urbani. Ma nessuno replica. Il sindacato, poco tempo fa sulle barricate, scendendo poscia dalle quali portava a casa ottimi risultati, si è rattrappito e, peggio, dissimula per confondere le sparute schiere residue, mentre ormai è un apparato fine a se stesso. Ringalluzzito dal consenso della parte più defedata per reddito e cultura della popolazione, un baggiano qualsiasi sta per por mano ad una confusa e dissimulatoria opera demolitrice, alla stessa guisa con cui qualsiasi dittatorucolo esportava in guerre insensate i suoi debiti per ripristinare i suoi periclitanti equilibri di potere. E' ovvio che un baggiano non lo faccia di sua spontanea volontà, ma per una schiera di non ancora, neppure da lui, ben identificati committenti, che, con un calcio nel sedere, a tempo e luogo lo ringrazieranno. Lui spera solo che ciò avvenga il più tardi possibile, in maniera da riempirgli la parte centrale dell'esistenza e lo predisponga ad una ebete e serena vecchiaia. Insomma: l'italiano medio. Tutto avviene, brocraticamente, senza un dibattito; anzi, non si conosce neppure la materia del non contendere. Tutto in una volta, si sono messi ad agitare lo spread e la democrazia è finita. La sua resurrezione sarà mitologica, ammesso che si preoccupino di riesumarla. Perché questo avvenga, bisogna che chi è fuori dal trito annuire, si conosca e si pratichi, mentre tutto si ripete nella vuotaggine del taglia che ti taglia..taglia che è bello e tutti annuiscono o scuotono il capo se sono stati già tagliati. Il dibattito e la contrapposizione sono state sostituite da sterili diatribe televisive, a metà strada fra bolsi salotti e i cortili delle case popolari, tanto pretestuose e fuor di luogo da essere scambiate solo da volti comuni onnipresenti, proposti dall'apparato che li benefica in cambio della loro somiglianza pubblica. Solo l'azione disperata di alcuni giovani tiene viva la speranza che la coscienza civile potrà rimanifestarsi non appena questo medioevo dei rumori inconsulti si sarà attenuato.

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