domenica 15 giugno 2014

Giardinaggio.

Tre giovani Israeliani, poco più che ragazzi, di cui uno Statunitense, sono stati rapiti direttamente dal ciglio della strada sul quale facevano l'autostop, reduci da un seminario ideologico-religioso. Tragica leggerezza o strana carenza organizzativa, che potrebbe costargli anni di sequestro, in attesa di una massiccia liberazione di prigionieri palestinesi. Parte di quelli tornati alle loro bicocche in cambio di un graduato dell'esercito sionista, hanno già fatto ritorno al gabbio, in seguito ad una retata ritorsiva, messa in atto subito dopo il sequestro. Una settimana fa il Presidente israeliano, al suo ultimo atto pubblico, quello dell'Autorità palestinese, un Metropolita ortodosso e il Papa, avevano piantato un albero della pace nei giardini vaticani. Dev'essere appassito. Il rapimento è avvenuto in zona ex giordana, annessa dagli Israeliani dopo la Guerra dei sei giorni e mai più restituito, nel quale si ammassano i Palestinesi, che vorrebbero farne un pezzo del loro futuro Stato. Con gli Israeliani insediati in minoranza? Non è conforme ai principi del sionismo. Se poi sorgesse, infine, uno Stato palestinese, non diventerebbe una potenza ostile di confine, che continuerebbe ad esercitare le sue azioni di guerriglia verso gli invisi vicini? Gli squilibri armati continueranno dunque a seccare qualsiasi pianticella, utile solo ad abbellire, come qualsiasi altro innesto i Giardini del Papa.

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