sabato 14 giugno 2014

Entropie europee.

La Croazia è da un anno il 28° Paese irregimentato nell'Unione europea e, da un anno a questa parte, la sua situazione economica non ha fatto che regredire e deteriorarsi. C'è da chiedersi che cosa spinga una politica di automantenimento a condurre al macello interi popoli, in una tenaglia dalla quale non si affrancheranno più per decenni, ovviamente a scapito delle classi medie e popolari. La risposta, conseguente, è che costoro beneficiano della loro associazione, sia pur incompetente, ma potente, alle trame della finanza, che controlla ed ispira tutti i trattati europei e le determinazioni delle Commissioni e della Troika, nelle quali non è presente nessun eletto. Il debito prodotto dalle banche continentali - le più grosse e politicamente compromesse - si scarica sui popoli e trova sempre nuovi adepti al massacro, in un contesto tanto esteso quanto irrazionale, dal quale solo la Russia ha saputo star fuori e recuperare una sua sovranità e potenza e, come durante la Guerra fredda, alcune nazioni scandinave che se la passano bene, come prima. Codeste, fra l'altro, non hanno subito menzogneri colpi di Stato ad opera di componenti delle Istituzioni che avrebbero dovuto tutelare. Ma i privilegi minacciati li hanno meccanicamente indotti al tradimento. E' sul conflitto geo-politico, innestatosi dopo la liquidazione del comunismo, che si vanno coagulando le gerarchie instabili di un mondo ingiusto, nel quale i rimedi della politica sono stati criminalmente e imprudentemente accantonati. I cattolici slavi confinanti declinano nei lavoretti di contorno al turismo d'occasione, nelle case affittate in piazzetta o agli attracchi d'arrivo, nella prostituzione apprestata per gli yacht-men alla fonda nei moli graziosi ed affollati. La gente normale si avvilisce nella sottoccupazione e nel riverbero delle appartenenze, già riemerse, a fomentare la battaglia, per la riemersione della piccola nazione, come in Ucraina, dei nazional-fascisti Ustascia che caratterizzarono uno dei periodi peggiori della loro storia recente. La stretta subordinazione economica, vigente già ai tempi della Jugoslavia, quando il marco era la moneta prediletta ( in subordine, il dollaro ) per il mercato parallelo della Dalmatia e dell'intera regione croata, spiegano, in parte, la scelta suicida, nel ventre di un'Europa che ha in se i prodromi di una futura ed anch'essa storica entropia. .

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