venerdì 6 giugno 2014

Afonie.

A Donetsk ed Odessa, i caduti filo-russi sono stati probabilmente eliminati con gas urticanti, su un'altra città ucraina, Lugan, cadono testate convenzionali ad alto potenziale, incapaci di mirare un obiettivo, contribuiscono alla lotta nazionalistica ma fratricida ben identificati nuclei di neo-nazisti che si rifanno a quelli che parteciparono con i tedeschi all'invasione della Russia. Eppure, il mondo occidentale fa finta di non accorgersene ed anzi fomenta l'azione del Governo ucraino neo-eletto, ma anche di questi sciagurati, che sono troppo bene armati per aver provveduto da sé al proprio equipaggiamento. Nello stesso tempo, filmati documentari attestano che in talune enclaves controllate dai secessionisti, veri e propri governi militari decretano condanne a morte che vengono eseguite da sicari incapucciati, Un comandante ben identificabile ed anzi presentatosi, dopo aver illustrato le "ragioni" della sentenza, ordina in video l'esecuzione dei condannati, che cadono con le vesti scompigliate dalle raffiche. Obama partecipa a summit con il neo-presidente cioccolatiere, conferma sanzioni e ne minaccia altre, asserisce di essere al fianco degli ex nemici ucraini e l'Europa va tacitamente al traino, in un'assenza di inizativa politica palese da lasciare interdetti. Putin ha fatto una mossa chiara: ha riorientato in parte i suoi gasdotti verso il confine cinese, mentre, a livello bancario, si va armonizzando il cambio fra il rublo e lo yuan. Il messaggio non potrebbe essere più chiaro: possiamo fare a meno di voi. Potete dire altrettanto? Non illudetevi di poter incettare il nostro gas assumendo il controllo dei gasdotti ubicati in Ucraina. Possiamo riorientare completamente quei flussi e lasciarvi tutti all'asciutto. I Cinesi si sono dimostrati subito disponibil a modificare, con i Russi, la geo-politica mondiale, soprattutto in rapporto alla parte centrale ed occidentale dell'Europa, perchè gli Stati Uniti potranno continuare a giostare sullo scacchiere da una posizione energeticamente non impegnativa e gli unici a veder repentinamente decadere le loro economie sarebbero i silenti europei. Non illudetevi, sembra dire il piccolo Zar di continuare a godere della posizione di rendita del dopo Guerra mondiale, il gioco si è aperto e noi, Russi, Statunitensi, Cinesi, sappiamo giocare. Emancipatevi quindi dalla tutela americana, o meglio, interagite efficacemente fra di voi e verso di noi, se volete contare qualcosa nei rapporti reciproci. Ma l'Europa ha o potrà avere questa voce? Che ne dirà Renzi di tutto questo? Sarà rottamabile, da parte sua, questo sistema o ne sarà, lui insieme a noi, rottamato? Chissà come saranno preoccupati Putin e il Primo ministro cinese.

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