lunedì 23 giugno 2014

Fantasmagorie.

Che George W. Bush non fosse un genio lo si era intuito, dopo la sua nomina a Presidente da parte della Corte suprema degli Stati Uniti, sull'effettivo vincitore, Al Gore. Catapultato dalla ripresa in diretta dell'attacco alle Torri gemelle, in una realtà sconosciuta, mentre da due mesi non si risolveva a prendere possesso della Casa bianca, preferendole il suo ranch, nelle ore immediatamente successive al raid, in teleconferenza dal suo aereo Air force 1, si intratteneva con i suoi non più qualificati collaboratori, su quale Paese arabo attaccare per primo, mentre si elaborava su due piedi una sequela di inziative belliche successive, che avrebbero dovuto portare al sovvertimento di cinque potenza regionali arabe oltre a quella iraniana. Gli effetti di tanta irrazionalità si posono constatare oggi che il jiadhismo, non più contenuto dai regimi laici, ancorchè dittatoriali, si sta impossessando di alcune importanti regioni petrolifere dell'Iraq, accompagna il ritiro delle truppe americane in Afghanistan e tracima in tutta l'Africa. La debacle irachena balza agli occhi: l'esercito regolare, ricostituito dopo la deposizione e l'assassinio legale di Saddam e dei suoi due figli maschi, viene decapitato dai rivoltosi, non in senso metaforico, ma fisico. La prova è recente: 1.600 corpi decollati e sepolti di soldati regolari sono stati rinvenuti. E' presumibile che esistano altre fosse comuni che ne possano ospitare altri. La prudente amministrazione Obama sta per mandare sul campo trecento specialisti e un numero imprecisato di droni, per cercare di contenere le acquisizioni dei rivoltosi islamisti. In Afghanistan, poco dopo averlo abbandonato, gli americani dovranno ritornare, se vorranno assicurarsi, attraverso il controllo della sola capitale, il contenimento del nuovo nemico globale che, con la solita insipienza diplomatica, si sono creati, dopo che era venuto meno quello sovietico. Dovranno cioè presidiare territorialmente i loro avamposti, cone fecero ( e continuano a fare ) sul territorio europeo dopo la fine della seconda guerra mondiale. Presidi a cui sono costretti o che sistematicamente ricercano in un ininterrotto gioco di dominanza?

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