domenica 15 giugno 2014

Tasselli.

Così, anche l'inamidato nipote, alla sinistra di tanto zio, beneficiava della sua posizione per ottenere aiuti economici per le campagne elettorali; era, dunque, parte del sistema, che contribuisce all'elezione dei suoi membri, senza vincolo di mandato e ne viene appoggiato, proporzionalmente alle donazioni, che sono certamente a raggiera,in un ventaglio di affiancamenti e di opportunità. Regine dei depositi e delle donazioni - come dubitarne? - sono le Fondazioni, intitolate agli scopi più commoventi, austeri e benefici, che rimodernano il business evasivo e propulsivo della carità. I soldi arrivano per affluenti ben noti, ma, nella fattispecie, non al destinatario finale, bensì ai suoi fiduciari, funzionari che provvederanno a rimeritare i generosi, convogliando sia a livello di favoritismi, sia, per indotto, a livello economico, qualcosa, ogni volta e nell'insieme, per se. Sdegno e inconsapevolezza, come al solito. Certamente, il fiume della donazioni corre, tra rapide e cascate, nell'alveo del sistema para-economico, contenuto, ma ribollente, fra le due sponde, del Governo e dell'opposizione cangianti, ormai, anche in Italia, opposizioni di Sua Maestà. Tanto è vero che avari imprenditori e usurai finanziari, mentre lesinano sui centesimi, erogano - da fondi neri - ogni sorta di premio per i benefattori privati, rivestiti del pubblico laticlavio, sponsor di uffici tecnici di verifica preliminare e di controllo, esegeti delle assegnazioni per le commissioni incaricate. Oggi a me, domani a te. Secondo devozione.

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