sabato 17 dicembre 2016

La veste che nasconde.

Raffaele Marra, prima capo di gabinetto di Virginia Raggi, era poi passato alla gestione del personale, cioè alle assunzioni, assegnazioni, promoziomi, emarginazioni, espulsioni o semplici ridimensionamenti. Il Sindaco ha belato: mi dispiace, mi sono fidata. Povera Virginia, rischia lo stupro. Meglio sarebbe se ritornasse alle pandette. Ma così non è, non può essere; anche se per pochi mesi, il suo principale collaboratore, per tutti, ma non per lei, persona ad alta pericolosità sociale, non può non averlo conosciuto, sia nelle decisioni, sia nelle modalità di approccio alle medesime. Dubito che un altro candidato sia reperibile al di fuori del mondo degli affari incentivati a suon di mazzette: scombinerebbe il criterio egemone, accettato anche dai paganti, tutti i riferimenti ed anche i subappalti salterebbero e di questo sarebbe incolpata la Giunta. Per questo, a voler essere, come dicono a Roma "delle brave persone", un pezzo da novanta della corruzione istituzionale dava delle garanzie di ordine e di contenimento e indirizzo delle scomposte pretese del sottobosco capitolino. La Raggi, a Roma, si gioca le stesse carte che Maria Elena Boschi si giocherà, da sottosegretario alla presidenza del Consiglio, nel sottogoverno: altro non ha convenienza a provare di fare; male che le vada tornerà a fare l'avvocato come se niente fosse stato. Di questo, sono certo, sta tranquillissima: Roma digerisce tutto. Solo che adesso sono state ibernate le nomine, la Giunta non lavora ( a Roma è la norma ), chi succederà al carcerato non potrà fare altro che scongelare " i lavori in corso ". Penso a quell'amministratore della Margherita, unico colpevole di appropriazione indebita nel giardinetto di Francesco Rutelli, che dopo la fusione con i D.S. riuscirà a mandare in malora il Monte dei Paschi di Siena. Comunque sia, a leader integerrimi, minano le basi minime sulle quali operare, degli amministratori ladri: non se ne prescinde. L'onestà dell'icona istituzionale viene presentata come l'avventura sconsolata di un povero imbecille, circondato da fetenti, che i giudici, i carabinieri e i finanzieri scoprono e puniscono in una lotta titanica per l'onestà che un giorno vincerà..passando per altre casacche politiche, in Rete o spaziali. Penso a Primo Greganti il bi-tangentaro dei D.S. e poi del P.D., sulla breccia anche pochi mesi or sono, unico colpevole di malversazioni ed, evidentemente, unico beneficiario. Comunque, avere un delinquente al Personale della più grande municipalità italiana, è indicativo dei criteri di selezione e degli interessi che ispirandoli, ispirano le carriere. Mentre Marra veniva tradotto in manette, alla stessa ora, il premier Gentiloni, contestatore in eskimo eppur Conte di Macerata e di non so che altro, e il poltronista Alfano, partivano, su due aerei diversi, alla volta di Bruxelles, per il ballo dei debuttanti, ingenerando il raddoppio delle spese. A volte si pensa che siano un abisso di cinismo e di disonestà, ma talvolta mi sovviene che proprio non ci arrivino, ottusi dalla formalità ripetitiva, mnemonica e acritica dei ruoli che ricoprono. Probabilmente le convinzioni sono state indotte dall'habitat familiare e mai investigate attraverso l'educazione allo spirito critico. Volendo perseverare, ci sta bene Valeria Fedeli, ministro della sotto-cultura alla pubblica istruzione. Osvaldo Di Napoli, ex deputato forzista, è stato sequestrato a Roma, per strada e pubblicamente dileggiato, da alcuni comizianti del movimento dei "forconi", quei personaggi che sbraitano, di solito nelle piazze e fuori dalle sedi istituzionali, anche per intere giornate. Talvolta, come a Bologna, sono da soli. A Roma erano in numero sufficiente ad effettuare una pubblica umiliazione di un cittadino inerme. Questo è fascismo, senza aggettivi e se dagli sproloqui si passa alle vie di fatto, una frattura, da cicatrizzare subito, si è già prodotta nel corpo sociale. Da Parma giunge la notizia che, nel 2012, una ragazza ricoverata in un centro di accoglienza e rifugio, un'italiana, di Mantova, è stata a lungo stuprata da diversi giovani uomini appartenenti, per gli stessi motivi, alla medesima struttura. Sono saltati fuori dei filmati da cellulari, nel corso di un'altra indagine. Sì, perché l'accaduto non era stato denunciato e la ragazza veniva minacciata dall'interno perché non rivelasse l'accaduto. Trattandosi di un centro solidaristico, gli stupratori, nei mesi successivi avevano cndotto una normale vita di relazione, erano usciti dal centro con altre ragazze meno sfortunate, erano stati filmati in riunioni conviviali e durante manifestazioni a cui avevano partecipato in nome dei valori di tutela dei deboli...mentre di una debole "che sembrava un cadavere", perché in stato di incoscienza, si erano approfittati a turno, filmandosi a vicenda. E' possibile, forse probabile che, se non fossero stati casualmente scoperti, costoro, oltre a condurre una vita normale, avrebbero fatto anche una qualsivoglia carriera. Di quelle di cui sopra.

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