venerdì 30 dicembre 2016

Calembour di fine anno.

La meningite impazza su adulti e bambini, anche questo è il segno di una regressione nei servizi, igienica nella fattispecie. Almaviva chiude la sua sede di Roma e licenzia 1.666 dipendenti, una pletora alla romana, intuitivamente frutto del pedaggio d'insediamento. I dipendenti che, in un primo momento, avevano rigettato le proposte del call center di adottare le stesse modalità retributive, organizzative e di orario, adottabili in molte altre zone del mondo, i loro sindacati si erano irrigiditi. Spesso il sindacato romano fa la voce grossa e la mantiene - stavolta troppo a lungo - trovando una sponda nel personale rappresentato, perché interpreta il costume sociologico dei lavoratori capitolini; poi, quando tutti, lavoratori e sindacati. hanno constatato che a prezzi da fame, per l'Italia e di sussistenza in molti paesi del terzo mondo, creati dalla fine della guerra fredda, anche nelle vicinanze, hanno cercato di ritornare sui loro passi ( anche questo atteggiamento è tipicamente romano ), la proprietà ha deciso di por fine agli indugi e di chiudere la grossissma filiale, nonostante l'intervento concitato del ministero per lo sviluppo - neanche quello del lavoro, che oggi si chiama del welfare, prossima attivtà delle aziende finanziarie e dei sindacati di ogni residua categoria lavorativa. L'atteggiamento di Almaviva è dettato esclusivamente dai costi di gestione, tutt'altro che insopportabili, anche mantenendo l'attività in Italia, ma meno lucrativi: per questo, sbattendosene di qualsiasi sensibilità verso poveri diavoli che, con un riflesso pigro, alla romana, si erano adattati a questo simulacro dell'agognato impiego amministrativo, alternandosi per otto ore, su tre turni, in uno snervante e mentalemnte devastante lavoro di informazione degli utenti frettolosi o distratti. Il mondo attuale e, soprattutto, prossimo venturo, per ogni categoria di lavoartori generici, sarà di questo tenore; ma non solo: la robotica ha già preso piede nelle sale operatorie degli ospedali, nelle quali, all'insaputa dei pazienti, sono dei robot computeriizati ad operarli, con una precisione e una mancanza del senso di stanchezza che gli umani non possiedono. Insomma, fra non molto, anche la qualificatissima ed apprezzatissima - tranne che dai pazienti - attività degli apritori di visceri, sarà obsoleta. La vanità delle attribuzioni e delle autoattribuzioni, svelata e messa in angolo, dai maggiori utili attesi dalle aziende ospedaliere. In Monte dei Paschi di Siena, però, una comunissima banca, si varrà, per salvarsi, degli aiuti di Stato, ammessi prorpio per il settore coinvolto, dalle Commissioni europee, che però hanno svergognato, coprendolo di insulti e dimostrandone la pelosa incapacità di gestire i conti, il più antico Istituto bancario d'Italia: Ci vorranno 40 mld. di euro, che si trasformeranno in un ulteriore deficit per le casse dello Stato italiano e sul quale - lo ha subito detto perentoriamnete - l'Unione contabile europea non farà sconti. Verranno, quindi, ancor più ridimensionate le pensioni - spero non ancora ritardate - i servizi sociali e quelli sanitari in particolare. Non si scambi per insensibilità, ma in questo sfacelo, sarebbe meglio la meningite. Una meningite mirata.

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