giovedì 30 aprile 2015

La legge è legge, ma i soldi sono già stati sprecati.

La Corte costituzionale ha sancito che la norma che bloccava l'indicizzazione delle pensioni più alte è incostituzionale. Certamente, a stretto rigore giuridico ha ragione, anche se suggerisce che i supremi giudici abbiano anche voluto tutelare il pingue potere d'acquisto delle proprie. Se ci si volesse pronunciare con consequenzialità su tanti aspetti della legislazione pasticciona e contraddittoria prodotta in questi ultimi decenni ed alla luce di una Costituzione desueta ma ancora vigente, penso che dovremmo tornare a prima del tifone dilettantesco che ha preso ad imperversare sui patri destini. Questo non avverrà, anzi, il buco da cinque miliardi che apre da stasera nei conti previdenziali comporterà un aumento proporzionale dell'età per la quiescenza dei comuni immortali. La legge è legge, ma purtroppo i soldi sono stati già sprecati in mille malversazioni e clientelismi e a questo, tranne che per un numero esiguo di categorie sociali e di beneficiari, non c'è rimedio, salvo deprimere ancora di più redditi e pensioni.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti