domenica 12 aprile 2015

Gli squilibri della menzogna.

Il pampa-papa, che è un sottile gesuita e che conosce storia e diplomazia, ha affondato con semplicità il dito nella piaga purulenta degli eccidi negati, mentre commemorava i caduti cristiani sui fronti islamici. Ha parlato dell'attuale indifferenza, ad onta dei principi di libertà, uguaglianza e fraternità, che dovrebbero muovere immediatamente le mega armate a difesa degli interessi occidentali. E ha citato, da storico e da Capo di Stato, gli eccidi ignorati e poi negati del XX secolo. Quello più caparbiamente ed orgogliosamente negato, dall'ex Impero ottomano, è, da oltre un secolo, quello degli Armeni, un popolo cristiano "in partibus infidelium". Più di una volta il pampa-Papa ha affermato che le vittime sono tali indipendentemente dalla loro fede e, quindi, la rievocazione commemorativa non è bellica, ostativa, ma riguarda tutte le persone di buona volontà. Ma, ancora una volta, la decaduta potenza turca non lo capisce, richiama il suo ambasciatore presso la Santa Sede e convoca il Nunzio pontificio. Non sarebbe un gran danno se, con queste mosse il neo confessionale e populista Erdogan non avesse avuto la possibilità di appartarsi ancora un po', facendo leva sul sentimento autoconsolatorio e sullo spirito nazionalistico insieme, che aveva già indotto Ataturk a inaugurare le tesi negazioniste che offendono quei morti, quel popolo, due volte. Mentre Obama ultima versione e il fratello di Fidel Castro aprono al turismo, il pampa-Papa chiude ai negatori della propria malafede senza curarsi di equilibri diplomatici. Un'altra pietra miliare a favore del suo pontificato.

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