mercoledì 29 aprile 2015

La barbarie razionale.

Le madri surrogate nepalesi sono state portate a partorire in Israele su degli aerei militari. I bambini già partoriti anche. Dopo il terremoto, si è scoperto che il Nepal è una fabbrica di bambini per coppie sterili israeliane. Con seimila dollari, anche i gay si assicurano un bastone per la vecchiaia. Questi commerci sono paralleli a quelli per gli organi, di cui i figli di nessuno sono fra i maggiori fornitori ed a quelli sessuali. Sono compravendite. Per seimila dollari avremo tanti bravi riccioluti bambini, formati nella Torah e nalla Cabbalà e chissà quanti altri, in giro per il mondo, in tante altre insensatezze culturali. All'origine, la pura animalità e una miseria, sottratta dai soldi alla sua natura. Nella conoscenza e nella comodità borghese, tanti salvati dalle acque coltiveranno presunzioni nazionalistiche. Le nepalesi in affitto hanno ricevuto il seme congelato con voli militari? I nati, come i cagnolini, vengono recapitati con micro chip e vaccinazioni effettuate? Perchè degli altri bambini comperati non si sa nulla? E' un vivaio israeliano? C'è un nazismo o un'appropriazione etnica sul modello di quello serbo e del Califfato siriano e iracheno delle donne di nessuno abbandonate o rese vedove sul campo? Che ne è dell'autoappropriazione rivendicata - non senza ipocrisie - in Occidente, dalle donne di sinistra? C'è un forte sentore di violenza e inciviltà in quello che è venuto alla luce, che il terremoto ha scoperchiato. La cultura della Chiesa cattolica, in quest'ambito, va recuperata. Può costituire un antidoto. Ma è, purtroppo, dalle legislazioni statali e dalla loro impronta "razionalistica" che si deve, in molti campi, guardarsi e difendersi. Molte barbarie della modernità ne sono figlie.

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