martedì 28 aprile 2015

I supplenti.

Laura Boldrini è uno dei tanti prototipi del conformismo fruttifero. Veicolata alla Presidenza della Camera da un piccolo partito ad alto contenuto estetizzante e sedicente di estrema sinistra, direttamente dall'alto Patronato dell'O.N.U. sui migranti, ha continuato, da quest'ultimo seggio a commuoversi ed a concorrere in misericordia con il pampa-Papa. Fosse stata un'ecologista avrebbe dovuto competere prima con Al Gore e poi con Alfonso Pecoraro Scanio. Priva di conoscenze protocollari e regolamentari, del tutto adagiata sui funzionari del suo Ufficio, che si sono moltiplicati sotto la sua Presidenza, ha ricoprto un ruolo del più vieto conformismo, affaticandosi a priori a cercare giustificazioni formali ad ogni prepotenza perpetrata dal governicchio di Renzie, ad ogni forzatura di ruolo messa in atto dall'ex Presidente Napolitano. Si è, insomma, trincerata e messa al sicuro dietro ogni pretesto di istituzionalità, dopo aver proficuamente cavalcato ogni disimpegnativo sentimento lacrimevole. Spogliata dei suoi orpelli, che altro sarebbe se non una ex ragazza viziata e protetta? Piero Grasso, il più prudente ed apparentmente "istituzionale" fra gli alti commissari antimafia, da neo eletto al Senato, ne è subito diventato Presidente. Ha subito inaugurato, in tandem con la Boldrini, la non citabilità del capo dello Stato nei dibattiti parlamentari ed ha diretto l'eutanasia del prestigioso ramo del parlamento di cui avrebbe dovuto essere il difensore. Da commissario anti mafia, a Palermo, non ha mai preso posizioni pubbliche impegnative, ma soprattutto ha agito sulle punte e dietro le quinte contro il fenomeno di cui avrebbe dovuto essere il diserbatore; non è mai stato minacciato, non risulta neppure adesso in pericolo. E' stato aristocraticamente, se pur paciosamente, appartato rispetto ai quei giacobini dei procuratori siciliani che non hanno più una vita privata e che si vedono presciegliere colleghi di diversa formazione e sicuramente meno o non impegnati contro l'infezione mafiosa, abbandonati ad un ruolo misconosciuto di mera testimonanza, prima o poi alla memoria. Piero Grasso è stato anche "supplente" del Capo dello Stato dimissionario. Ecco spiegato il ruolo, i ruoli che si sono ritagliati: supplire alla bisogna e trarne prestigio, prebende e pensioni. Ne conoscete altri, anche operanti su ridotti palcoscenici?

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