mercoledì 22 aprile 2015

La nostra "meravigliosa" pena.

Il mese prossimo ci sarà il mutuo ricaricabile, già ora c'è il conto inestinguibile e le mance predeliberate. Le automobili si comperano con un piccolo versamento inziale e poi, secondo tariffe da noleggio biennale, al termine del quale si possono restituire per ricominciare daccapo. Il bello è che le immatricolazioni, ferme da anni, sono riprese in questo 2015. Il contratto di lavoro a tutele crescenti è soggetto al licenziamento "ad nutum", prima che le tutele si consolidino. Per altro, sono tutele solo nominalistiche. Il Credito è rimasto l'unico settore ad avere un contratto di categoria e ad area riparametrata. Qualcuno nella CISL, che fra non molto si autoribattezerà "First", dopo essersi fusa con il sindacato dei dirigenti, e nella UIL.CA. non c'è rimasto bene, ma sarà la minoranza della CGIL a fare casino nelle assemblee. Il sistema premiante e discrezionale dovrebbe diventare il salario variabile del futuro, è già applicato anche alla FIAT, nelle catene di negozi di straccetti e similpelle. Il lavoro dipendente deve uniformarsi, tanto il commercio è eterodiretto e non più negoziabile. Anche la politica si concentra con fretta sui compiti assegnatile dall'Europa che conta. Chi non condivide la linea, viene mobbizzato ed escluso dai lavori delle commissioni di cui faceva parte. Il parlamentare senza vincolo di mandato è un ricordo: è diventato il dipendente di un apparato di replicanti del quale è ancora richiesto formalmente il voto, per continuare a prestare il quale deve abdicare a qualsiasi forma di dignità. Devo rileggere "Il conformista" di Moravia, il senso di quel vuoto è riprodotto in un contesto che non attribuisce riferimenti alla critica e all'opposizione. Venticinque professori seppero negare il loro giuramento anche al fascismo; a parte l'esule Letta, non ci sono sintomi in questo senso. Intanto i gerarchi defenestrati dei regimi sradicati dalle guerre energetiche, dirigono il traffico dei migranti, organizzano e finanziano l'ISIS. L'Italia vuole guidare un contingente militare europeo; se non fossi italiano, non mi fiderei. Non mi fido neanche da italiano. L'Italia è capapce solo di ciurlare nel manico, non le mancano le competenze tecniche, le manca l'onestà e strumentalizzerebbe a fini propri i partners, coinvolgendoli in ambigui dosaggi di interessi, ai quali loro sono naturalmente estranei. Il Presidente della Repubblica è quel Mattarella che partorì il primo sistema elettorale controriformato, dalla fine della guerra ed ora, dopo il "porcellum" e in previsione "dell'Italicum", presiede, silente e severo, il lavoro di un parlamento che lui stesso, da giudice costituzionale, definì illegittimo, ma che, proprio per la sua illegittimità, sta portando alla meta le leggi adattatorie all'Europa, come, in altri ambiti, con sanguinosi golpe, fecero e fanno i dittatori militari, portati ad esempio dai Chicago boys di tutte le latitudini che sperimentano, tramite loro, "in corpore vivo", tutte le teorizzazioni più irrispettose della democrazia che mente finanziaria ed economica possa formulare. Mi sembrano quei ricercatori dell'Università di Roma che uccisero una studentessa che passava nei viali del campus, per provare a se stessi che esisteva il delitto perfetto. Recenti sentenze avvalorano la loro tesi; uno di loro ha da poche settimane assunto la cattedra in una scuola superiore, al termine di una breve pena. La nostra sarà lunga e coinvolgerà le generazioni a venire.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti