sabato 11 aprile 2015

Una sentenza d'inciviltà.

La Corte europea di Giustizia ha condannato l'Italia per il pestaggio notturno di manifestanti inermi che avevano trovato un tetto per la notte dentro una scuola, durante il provocatorio G8 di Genova. Provocatorio per due aspetti: la città di Genova, attraverso il suo reticolo di caruggi, fu una trincea sanguinosissima della Resistenza urbana italiana, dell'Italia industriale . Questa caratteristica è rimasta a presidio dei luoghi popolari e dei sentimenti democratici; lo sapevano i fascisti quando ottennero dal Governo Tambroni di tenere il loro congresso nella sede più inopportuna che si potesse scegliere, lo sapeva quel fessacchiotto di Gianfranco Fini, che nella sua veste di vice presidente del Consiglio, passò le sue giornate e quella notte nella sala operativa della questura, alla ricerca di un'occasione di rivincita. Il pestaggio indiscriminato fu l'opera di poliziotti mascherati o in borghese, circa duecento, che diedero libero sfogo alla loro violenza squadristica, la stessa che impose, insieme all'umiliazione di persone sorprese nel sonno, il canto di "faccetta nera" e consimili melodie del ventennio dittatoriale. Poterono sfogare la loro frustrazione di sbirri deputatati a un ordine che poi si manifestava culturalemnte in forme e modalità dalle quali loro erano esclusi. La stessa frustrazione che li porta, in taluni casi accertati, a competere con i criminali, assumendone le parti quando sono in licenza. Lo spirito di squadra che alligna in quei reparti e in quelle ridotte, oltre ad ottenere con l'intimidazione la complicità di commilitoni incongrui all'atto dell'arruolamento, quando la catechesi si è per forza di tempi e di inesperienza limitata a ideologiche ed astratte convergenze di "principi", si potè esprimere, in quella circostanza, in forme fisiche. Quello spirito si è conservato inalterato. A dimostrarlo è l'impunità della quale quei delinquenti hanno goduto: solo diciassette funzionari sono stati condannati dal Tribunale di Genova, ma non hanno fatto un giorno di prigione, perchè si sono dilazionati opportunamente i tempi, fino a farli cadere in prescrizione. Insomma, la "regola" d'apparato, il corpo primitivo del gruppo, altrimenti nomato "squadra" ha fatto vilmente quadrato e, con esso, l'Italia mediocre e arcaica.

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