venerdì 10 aprile 2015

La violenza endemica.

Da molti anni ormai, la società italiana, la società civile e in pace, soffre di una violenza sempre più accentuata. Le caratteristiche ideologiche di questo fenomeno sono state politiche ( il brigatismo rosso e la reazione nera, le stragi mai spiegate ) poi, esauritesi le suggestioni e la politica medesima, ecco sistematizzarsi una serie di fatti prima estranei alla nostra criminologia, fatta sì di mafia, ma priva di connotati di privato banditismo, di fobie e fissazioni, di ripetitività seriale. Mi viene in mente il killer delle prostitute a Genova, un borghese un po' bolso ma all'apparenza come tanti, un certo Balestra, mi pare. La mafia del Brenta, felice Maniero nel Veneto e Renato Vallanzasca in Lombardia, ma, soprattutto, passo, passo, prendeva piede una vocazione assassina, senza motivazioni che non fossero l'inancrenirsi e l'incrudelirsi di particolari criticità personali e sociali. Quando mai si uccideva qualcuno perché si falliva? Casomai, ci si uccideva ( anche il suicidio è una forma di violenza entropica, di cui si tacciono le statistiche ), alienati di paese facevano strage di donne d'occasione e si manifestavano rituali seviziatori, numerosi in altre culture delle quali, secondo il modello economico acquisito, stiamo evidentemente ripercorrendo le tracce. Quante donne, mogli, ex mogli, fidanzate e ex fidanzate sono state uccise in questi anni, in sostituzione dell'atavico "delitto d'onore"? Anche i figli venuti male sono stati rimossi, molto tempo dopo. La gratuità della violenza si è consolidata, senza giungere, se non incidentalmente, all'esito irrimediabile, in ogni circostanza della vita associata fino a sfociare nell'aggressione improvvisa e gratuita, incrociando un estraneo lungo la propria strada. La violenza, dunque, è assurta a epifenomeno fine a se stesso ( come è sempre stata, legata com'è all'istinto, a cui si erano sovrapposti costumi clanici e ambientali ) e si esprime all'improvviso, senza segni premonitori, che si cercano e si attribuiscono spesso, invece, a persone del tutto innocue. Le categorie interpretative del recente passato sono superate; non si vuole accettare che non ve ne siano, prima che vengano elaborate nuove e ingannevoli motivazioni.

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