mercoledì 14 gennaio 2015

Immutabili mutazioni.

Charlie hebdo è arrivato in edicola su tutto il continente europeo. C'è arrivato, tradotto nelle lingue nazionali, tranne che in Italia, gratificata da una vignetta nella quale lo stivale appariva come una palude di merda, offuscata da un un striscia di mosche, per tutta la sua estensione. Il giornale satirico parigino, che vendeva poche migliaia di copie, ha trovato un'opportunità di marketing inaspettata e, se la curiosità si consoliderà con dei numeri sostenibili e possibilmente lucrativi, potrebbe diventare un magazine popolar-iconoclasta in ambito U.E. Potrebbe, perchè si troverebbe presto nella condizione di dover prendere atto delle prudenze "fondamentalistiche" di una gamma di Paesi, pari a tutti meno la Francia. In men che non si dica, verrebbe opposta l'insicurezza che verrebbe apportata e la libertà d'espressione appena "manifestata" sul suolo franco-europeo, dovrebbe cedere il passo alle cautele, proporzionali agli interessi e alle frequentazioni sociologiche di ciascuna realtà, occultata nel corbello dell'euro, che, quanto a fedeltà ai principi sbandierati, assomiglia ad un corbellino di lumache. A questo punto, due strade: venire a patti con la censura implicita alla grande diffusione di un pensiero opinabile, come tutto, ma da difendere a priori o il ritorno ai patri confini. In tutti i sensi. Mi chiedo, per altro, perché l'europa illuminista - nessuna parte di essa, tranne la Francia ufficiale - non organizzi una sfilata per le strade di Lagos, in Nigeria, dove le stragi con lo strumento di bambine, imbottite di tritolo, a loro insaputa e vendute per probabili ragioni di debito dalle loro famiglie ai ricchi guerriglieri di Boko Aram, sono state almeno tre negli ultimi giorni. Mi chiedo anche che fine abbiano fatto le studentesse strappate al liceo, da un anno in mano ai miliziani: sono spose o bottino dei guerrieri? Le vedove o le fanciulle yazide, di cui invece si conosce con certezza la destinazione, sulle bancarelle dei mercati all'aperto, non meritano neppure un cenno pubblico da parte degli scandalizzati uomini di stato europei? Come le donne della Bosnia Erzegovina, vengono ignorate e, se mai vi sarà un intervento nelle zone occupate dal IS, avverrà per ragioni del tutto esogene, anche se lo stupro, ormai consumato, sarà citato a pretesto. Esattamente come avvenne nella ex Jugoslavia. Il meccanismo della falsificazione sta impastando anche il piccolo Charlie. Gli esegeti dei tempi grami sono morti. La squadra deve essere ricomposta. I nuovi entrati non condivideranno lo stesso spirito di nicchia dei loro predecessori. La realtà è già mutata o in corso di mutazione. Changez la dame.

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