lunedì 26 gennaio 2015

Il Paese dove è sempre carnevale.

E adesso che farà l'italietta di Matteo Renzie? Provate a indovinare. Cercherà di mediare e di trasformare una nettissima presa di posizione, ben diversa da quel suo 40% alle primarie aperte del PD, in un pretesto di rinvio e diluizione temporale del debito. Cercherà un asse Roma-Atene per menare il can per l'aia, facendo lo gnorri alle parole pronunciate prima e subito dopo le elezioni da Alexis Tsipras: i trattati non valgono più: vanno ridiscussi. Eppure, "timeo Danaos et dona ferentes", si diceva una volta, poi, la storia recente, ci ha attribuito quel ruolo furbesco, ma autolesionistico e inconcludente. L'Italia, in questo momento, è l'unico Paese ad aver assecondato, apparentemente, le brame della Troika, con la solita involuzione controriformistica e gattopardesca, sperando di trarre il solito mediocre e temporaneo vantaggio dal tradimento. Il vecchio comunista ha tradito la Costituzione e ci ha costretto a vivere nell'illegittimità del colpo di Stato, consumato, con la complictà del Governo in carica, che si lasciò licenziare dalla U.E. in cambio dell'ennesima salvaguardia per le aziende del biscione, reiterata da Matteo Renzie, in termini di rinvio e mantenimento delle frequenze, anche negli ultimissimi provvedimenti, con i quali ha procurato una via di fuga anche al papà malversatore. la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo l'ultimo parlamento, quello che ha licenziato e licenzia tutte le altrettanto illegittime "riforme" di un leader nominato come il parlamento stesso. Prima di Renzie fu nominato Mario Monti, il cui seguito elettorale si evidenziò nelle successive elezioni, che senza i requisiti, fu nominato "sanatore" a vita per l'assunzione del lavoro sporco. Mario Monti che nega sfacciatmente di essere un massone, mentre tutti gli annuari lo citano per tale, insieme a Ciampi, Letta, Draghi, Amato, Prodi, Padoan. Di Renzie, i cataloghi della Massoneria dicono che non è ancora un iniziato, perché è un ignavo ( implicito ) e non è ancora consolidato al potere, così da poter essere assunto in una loggia importante. Massoni e Bildeberghiani, questa è l'unione europea, perché sono costoro i pochi e "selezionati" azionisti della banca centrale europea, come in una banchetta di famiglia. Un potere compulsato, costituito, forzando le situazioni dei Paesi più deboli o compromessi, per impadronirsi della sovranità degli Stati, che emanava dal popolo, dell'economia e dei redditi europei. In tutto questo pesante lavorio, l'Italia fa la solita figura fra Arlecchino e Pulcinella e, in questa confermata mediocrità, sprofonda e si crogiola, senza che dalla società civile scaturisca un movimento in grado di far saltare il banco.

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