sabato 30 aprile 2016

Più, meno, uguale.

La diminuzione dell'aspettativa di vita in Italia, inverte una tendenza che era stimata, da quarant'anni, costantemente in aumento. La regressione non è inaspettata, le terapie e la loro qualità si stanno rapidamente ridimensionando, le persone anziane e particolarmente defedate vengono accompagnate infermieristicamente, con qualche intolleranza accertata o in via di accertamento, alla morte, le medicine più costose sono sostituite da equivalenti minori e il costo delle prestazioni collaterali, tutte private, costituisce uno dei tanti buniness di rapina opportunistica, che vengono colte e allestite in quattro e quattr'otto. A ben considerare, il fenomeno dello sfacelo delle società post comuniste si sta ripetendo, con un molto maggior attrito e una sistematicità eterodiretta, nell'ambito di un modello imposto, ma anche accettato passivamente, che una classe emergente di profittatori d'occasione ha speculativamente adottato imprenditorialmente, scimmiottando più il modello americano che quello variegato delle società europee, nell'ambito del quale la Germania conserva tutte le sue guarentigie e prerogative assistenziali. La prossima legge sull'eutanasia perfezionerà il modello previdenziale, accompagnando ad una morte attestata come indolore i pochi pensionati che riusciranno ad accedere alla previdenza anemica e che non avranno le risorse per pagarsi le cure e l'assistenza. Col senno di poi, la "modernizzazione" delle società post belliche, che sembrava tale in un momento di sostenibilità apparente e drogata, si sta rivelando un processo di adattamento e di avvicinamento allo Stato contabile, che, per un debitore, equivale al fallimento. Ovviamente l'aspettativa minore di vita riguarda e riguarderà le classi povere che non potranno adottare regimi di vita igienici ( nell'igiene vanno considerati i costumi di vita e di lavoro ) e che non potranno provvedere a se stesse; già queste prime statistiche vanno declinate in questo senso: "chi bene condusse sua vita, male sopporterà sua morte". Chi invece avrà avuto per compagne fatica e malattie, sarà deluso, anche alla fine, perché dovrà abdicare anche alla pur irrazionale speranza di conoscere un attimo di ristoro e, chissà mai, di soddisfazione. Gli effetti, i primi effetti dell'involuzione vitale vanno, nel loro insieme, ascritti prima alla bolla speculativa del 2007/2008, che ha trascinato i suoi effetti fino ad oggi e ancora ne influenza gli sviluppi e poi alla dirigistica gestione assunta dai paesi più forti e ricchi dell'Unione europea nei confronti degli altri, per non farsi trascinare in basso. Nella statistica, per ora limitata a due mesi in meno, vanno bilanciate le maggiori aspettative dei benestanti all'interno di ciascuna società, rispetto ai poveri e quelle degli Stati più mal messi, i famigerati PIGS, rispetto ai ( pochi ) altri. Inalterata l'Inghilterra mai veramente affrancatesi dal modello descritto da Charles Dickens. Immaginarsi gli effetti reali, cioè non compensati statisticamente, fa paura. Per il potere è importante che non si avverta.

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